21km - la distanza

sabato 11 maggio 2019 - ore 11:42 PM

La mia ora


Mi prendo Leo in casa dalla tarda mattinata fino alla sera, quando scendiamo al Campo.
Giovanni è salito dal tarantino fino a qua per stare con noi. Porta in dote il suo carico di entusiasmo parallelo, lontano da ciascuno dei suoi poli e irrefrenabile, tanto che finira per completare qualche centinaio di metri più di me nonostante l'incedere appesantito ma inesorabile, con sé e il mondo della scuola che frequenta con fare antropologico.
Io salvo i tendoni dall'iradiddio, dettando lo stacco delle mani dai pali all'udire del tuono, fino a che il fulmine si scarica e poi via di nuovo per decine di cicli, con i piedi che lentamente sprofondano nel prato infradiciato.
Quando è il mio turno è notte fonda, fredda, tagliata da un paio d'ore in auto chiuso nel sacco a pelo, Giovanni alla mia destra, raccolto nel giubbotto.
Parto ancora inerme, non mi desterò mai a sufficienza da riuscire a cambiare passo, nonostante una certa ricercata costanza che potrebbe anche bastare a farmi degno partecipante.
Non ho testa  per capire che son dietro meno di 10" dai 14k puliti, per cui chiudo a 13976, con questi passaggi ogni 2000m

8.34, 8.34, 8.38, 8.36,  8.41, 8.34, 8.27

13976, o meglio 14000 in 60' 06"

Chiudiamo al secondo posto delle squadre da ora, concedendomi io un 400m in compagnia di Peppe, uno dei suoi 40 giri e più.

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domenica 13 maggio 2018 - ore 10:47 PM

I miei Giri

Quest'anno alla 24 mi spetta la mezzanotte.
Dall'intento di correre in maglia azzurra di cotone Michetta e calzoncini S.P.A.L. naufrago in un accostamento orrido, accompagnato per la prima volta da un lettore mp3 preso per l'occasione. L'ho caricato di musica adatta a spingermi, ma forse il ritmo si avvicina troppo alla ballata, per cui fluttuo 60' senza mai incidere troppo.
Nessuna crisi ma un po' di noia, tanto da non averne nemmeno per un paio di giri finnali da ricordare.

1.43, 1.43, 1.42, 1.41, 1.43, 1.42, 1.42, 1.41, 1.41, 1.43
1.43, 1.42, 1.43, 1.44, 1.45, 1.44, 1.45, 1.43, 1.43, 1.45
1.44, 1.46, 1.47, 1.44, 1.45, 1.45, 1.45, 1.46, 1.46, 1.43
1.42, 1.45, 1.43, 1.42

Ogni 2000 fa 8.33, 8.32, 8.39, 8.42, 8.48, 8.47, 6.52 (1600).
In totale fanno 13838, miseri 18m più del 2017.

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domenica 14 maggio 2017 - ore 11:21 PM

Bigio

Nemmeno mezzo bicchiere di vino la sera prima. Nanna lunga.
Niente. E' giorno di sole caldo, il primo dell'anno, potrebbe anche andare. Ma niente.
Le gambe alla partenza sono tremule, i muscoli svigoriti.
Siamo così tanti, una quarantina, sono le 11 del mattino.
Si ode uno sparo. L''unica è darmi una frustata e partire davanti. Duro il tempo di qualche foto, circa 100m, poi mi lascio sfilare da tanti, direi troppi, visto che passo comunque in 44 ai 200 e 1.31 al giro e di quelli pochi sopravviveranno.
Al 1000 fa 4.02, al km 4 doveva essere 17 ed è 16.42, benissimo perché significa che dal 2° al 4° ho corso secondo programma. Però ne ho già più, sul serio. In più sono in paranoia da sole a picco, perché la mia parte di corpo di tipo contemplativo, o ciclistico, o speculativo e via così non capisce perché andare avanti. Io lo faccio per la squadra, solo per quello. Due km dopo, corsi in 8.35, all'altezza del minuto 25 il primo barcollo con breve camminata. Succederà 3 volte in breve tempo, al giro 16, 19 e 21. La strada è ancora lunghissima ma piano piano mi rimetto ad arrancare e dal giro 22 alla fine non scenderò più sotto all'1.48 a giro.
Gli ultimi 5 sono fatica pura ma torno sui 4.15/km per chiudere il finale in 1.32, superando l'insuperabile sul rettilineo dove cedo il posto a Stefano Z, avendo completato 35 giri in 60.47.
Fanno 13820, una ventina di metri peggio dello scorso anno, partendo da una condizione decisamente migliore. Sulla carta.
A casa un pranzo veloce e si parte per Primalpe. Chiamiamolo bigiornaliero.

01:30, 01:39, 01:40, 01:41, 01:42
01:41, 01:41, 01:42, 01:42, 01:41
01:40, 01:42, 01:42, 01:44, 01:44
01:53, 01:46, 01:45, 01:51, 01:48
02:00, 01:47, 01:47, 01:48, 01:46
01:44, 01:45, 01:46, 01:47, 01:46
01:43, 01:42, 01:43, 01:42, 01:32

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domenica 15 maggio 2016 - ore 5:31 PM

Vietato ai minori di 14

L'attesa dell'una di notte è fatta di stanchezza trascinata e dell'ennesimo pomeriggio al Pronto Soccorso con un settantottenne che combatte a modo suo e con ritmi a cui adattarsi non sempre è agevole. Tanto che la cena leggera si tinge per forza anche di un bicchiere di rosso, amuleto scacciaguai.
Bighellono e dormicchio un'oretta, preparo la borsa con tanta calma che il caffè delle 23 sembra quello frettoloso di un mattino lavorativo.
Riscaldamento di pochi minuti, nel buio dello stradone di fronte alla Cava, poi partenza.
Condotta lucida e lucida è dir poco: mai in crisi nera ma sempre in quell'area da guardarla vicina quanto basta.
 Il callo del girare piano lo mando subito giù, sto al mio posto e nel mio ruolo di quasi quattordicenne.
Giro a tratti seguito e seguendo atleti del mio livello attuale, con la piccola soddisfazione di vederli tutti prima o poi calare, anche se non fa troppo caldo.
Al cambio della mezz'ora raggiungo Renatone, che chiude la trova da 75enne affiancandomi e cercando un'amorevole volata; mi vorrebbe da prendergli la mano e finire insieme ma ho paura che cadremmo entrambi.
All'ultimo giro entro in gara con l'Ecuador, che mi passa con entusiasmo da volata ai 500; dapprima cedo poi chiudo i 6-7 metri che mi ha preso. Ma sono allo stremo, soprattutto di cuore. Ai 100 mi va via e non scherziamo mica voglio morire, gli sprint seri non sono questi per 1-2 secondi. Passo la mano a Remo, che farà poco più di me che, riportato all'ora sono a 13.842.
E' la decima, mai mancata un'edizione, nonostante tutto.

1.42, 1.44, 1.45, 1.42, 1.44 (2000 in 8.39)
1.43, 1.43, 1.44, 1.43, 1.43 (2000 in 8.39)
1.43, 1.43, 1.42, 1.45, 1.43 (2000 in 8.37)
1.43, 1.45, 1.44, 1.45, 1.44 (2000 in 8.43)
1.44, 1.44, 1.45, 1.43, 1.45 (2000 in 8.43)
1.47, 1.45, 1.44, 1.44, 1.43 (2000 in 8.45)
1.44, 1.46, 1.45, 1.43, 1.33 (2000 in 8.34)

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mercoledì 13 maggio 2015 - ore 5:20 PM

Ho bisogno della notte

Sabato come sempre piuttosto frenetico.
A sera stramazzo, tirare le 3 di notte sveglio non è cosa, anche perché le sere precedenti invece di accumulare sonno ne ho perso per strada.
Mangio e mi abbutto sul letto. Io scompaio svegliatemi a mezzanotte.
Mi sveglio da solo e bighellono fino all'una per cercare di riprendere conoscenza con calma. Bevo e ribevo tisane.
Dopo la vestizione, nella calma della notte esco che è quasi l'una e mezza. Tanto Remo c'è e non devo anticipare l'ora. Almeno così credo.
Sono in auto da pochi minuti che suona il telefono e capisco. Gli hanno ordinato pizze che stava chiudendo, passata mezzanotte. Ora è l'1.35 e lui è a Porta Venezia, io in sosta vietata davanti al Comando Vigili di Via Ponzio. Chi arriva prima parte.
All'1.50 sono al campo, mi cambio e almeno sta botta di adrenalina mi ha svegliato per bene, anche se due minuti dopo compare lui e dice che ce la fa. L'ora è la sua.
Alle 3 tocca a me. Prima volta senza A1, inutile cercare elasticità dove ne è rimasta poca. Scaldato poco ma tanto parto piano. Cercare di tenere 4.10 al km per un po' e poi vedere.
Primo 10 giri tutti tra 1.38 e 1.40, fanno 4k in 16.38; per fortuna poco dopo il via ho raggiunto l'atleta del Triathlon Pavese, che però sembra più in spinta e va bene accodarsi. Dietro sembra formarsi un trenino di agganciati, tra cui un orrido sciabattone che non si scrolla dalle caviglie e non da mai il cambio. Siccome io d'altro vivo, pur iniziando a morire offro il cambio davanti al buon uomo, che ne è tutto felice. Dopo un altro cambio di guida divento il capo del trenino e anche se il passo comincia a perdere qualche colpo un po' alla volta si staccano in molti.
Questi 4k vanno via in 16.47 e nel frattempo passo la mezz'ora, perfettamente in linea per fare 14.400 giusto in 60'. Il pavese molla un po' e nel frattempo entra in pista un rosso che si mette davanti e cerca di mollarmi. Rimaniamo io e lui, ogni tanto lo perdo ma nel rettilineo d'arrivo la scimmia mi fa allungare la falcata e chiudo sempre quei 5-6 metri di buco.
E' il 3° 4k più difficile, che chiudo in 9.05 seppure in un calo di passo generale. Ancora un giro anonimo e poi riesco a crescere nei 2000m finali, 8 minuti e 10 secondi senza certo cambiare passo, ma ritrovando un po' di spinta, con il rosso che cede abbastanza di schianto. Cambio stanco, non stravolto, devo aspettare oltre mezzo minuto per veder passare il rosso e salutare il triatleta.
Donne prime, uomini terzi ma con un certo ricambio, che son cose belle. E anni che non vedevo sorgere l'alba su Zelo, stavolta me la son goduta fino in fondo.
Ho bisogno della notte, mi dice Flo la mattina dopo, mentre le alzo la tapparella ma lei non vuole.

1.38.65, 1.39.90, 1.40.30, 1.40.95, 1.38.50 - 8.18 al 2000
1.40.40, 1.39.60, 1.40.30, 1.41.05, 1.38.65 - 8.20 al 2000
1.39.70, 1.40.50, 1.40.40, 1.39.45, 1.41.00 - 8.21 al 2000
1.40.55, 1.41.40, 1.43.70, 1.39.70, 1.40.60 - 8.26 al 2000
1.41.40, 1.42.45, 1.42.95, 1.42.40, 1.41.85 - 8.31 al 2000
1.41.60, 1.43.60, 1.42.05, 1.44.40, 1.42.55 - 8.34 al 2000
1.42.90, 1.40.30, 1.41.95, 1.38.50, 1.37.40 - 8.21 al 2000
1.32.55
totale 14400 in 60.24 equivalenti a 14304 in 60.00

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domenica 11 maggio 2014 - ore 3:42 PM

Zelo wasn't built in a day

Arrivo con le birre, da tradizione. Per gli annali quest'anno 18 lattine da 50 di DAB 2x1, offertona del giorno. Faranno il loro lavoro.
Delirio scarpe: sembro dare credito alle Brooks poi, già in fondo le scale, la paura. Risalgo e metto di scorta anche le fosforus, si sappia mai. Correrò con quelle, perché nei 10' di semiriscaldamente proprio navigo dentro il giallo, senza dolcezza.
Viene notte e si parte, il cronometro di scorta fa vedere niente, tocca fidarsi dei tempi dettati e del tabellone ufficiale, aritmetica per tenersi svegli.
Niente Pausini quest'anno, granlusso con Sweet child of mine e Morcheeba.
Non ho fretta e credo di valere una media di 1.39 a giro.
Prendo il testimone dal Vigile La Gatta.
Primi 2000 in 8.05; troppo veloce ma non mi sta costando fatica, perché non farlo?
Secondi 2000 in 8.08.
Terzi 2000 in 8.23, primo attacco di fegato.
Quarti 2000 in 8.23, ma costante sull'1.40 a giro, va bene così.
Quinto 2000 in 8.25 per via dell'ultimo giro a 1.44, il più lento, secondo attacco di fegato.
Devo dire che la tentazione di caminare qualche metro c'è, ma riesco a scacciarla; sto facendo quello che si può fare.
Sesto 2000 in 8.30.
Non bevo non mi bagno, non è quello che mi serve. Cristiano continua a sorpassarmi, lo farà credo 6 volte, sempre attaccato a un ragazzo giovane la cui scia succhia per tutta l'ora. Nei delirii tengo in un cantuccio l'eventualità che il prossimo avvenga non lontano dal traguardo, chissà come reagirei.
Settimo 2000 in 8.25, ma in progressione dopo un altro omento di vuoto, dovuto anche agli spezzoni di vento e alla totale assenza di compagnia, che servirebbe.
Torniamo indietro di 50m. Arriva la compagnia, a 58' abbondanti di corsa. E' l'ennesimo sorpasso del trenino da due, sta succedendo quello che avrei voluto. So che mi mancano 450m al cambio. Chiudo il penultimo a 1.39 e strappo, mi accodo. passo davanti a casa ma non guardo. Riesco a tenere il loro passo. Ai 200 penso di mollare ma tra pensiero e azione c'è un grosso buco. Rimango attaccato. Ai 100 tutti si allargano, mi trovo davanti un tapascia e mi tocca scartare e ripartire. Ai 60 vado, prendo l'interno e passo uno passo due dei doppiatori da 17200. Che mi guardano con l'aria questo da dove cazzo viene. Gli ultimi 30m sono miei, l'acido che sale e la corsa incontrollata. Non vedo Christian è sfocato ma poi lo vedo. Passo.
Fanno 36 giri in 59.43, valore 14470 metri.
Ero in missione per conto della Michetta, giustizia è fatta.
Ultimo giro in 1.22.9, per quel che conta (ma stavolta conta) il più veloce di sempre.

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lunedì 13 maggio 2013 - ore 11:09 PM

L'ora del Marchese

Trambusto mattutino mentre vago per giardinetti con i due, scambi di mail e telefono e alla fine cedo la mia ora a Cristiano, mollando il caldo che già sale ed atterrando a un comodo 21-22.
Pomeriggio con sonno tremendo, la laringite che aleggia, la settimana passata per intero sulla gobba. Integro finalmente con l'acqua di cottura delle bietole e sono pronto a lasciarmi tutto alle spalle.
Riscaldamento 3 giri. Via si parte, sotto un cielo di tutti i colori, meravigliosamente minaccioso, fa quasi fresco. Non prometto niente, nessuno poi sta facendo grandi imprese, ma siamo inaspettatamente in testa, non solo alla classifica orale, ma anche alla complessiva inclusi i trentelli.
Primi km con il freno tirato, è lunga. Corsa leggera che paga. Primo 2000 in 8.05, più veloce di quanto penso di potermi permettere, ma non sto forzando. Secondo 2000 uguale. Terzo blocco comincio a rallentare, a parità d'impegno, ma sono ancora tempi buoni, 8.09. Passo metà corsa, ancora qualche secondo che scappa. Verso il minuto 35' raggiungo una maglia rossa, faccio un paio di giri incollato per riposare testa e gambe, tutto un altro dispendio, poi mi ricordo dove mi trovo e lo passo proponendogli un giro a testa. Quando tiro io la fatica si sente, dopo un paio di turni mi sento inadeguato al suo passo, lui mi fa io vado. La sua maglia è rosso Zelo, dunque quando l'uomo vestito di rosso dice all'uomo vestito di gialloblu IO VADO commette un grosso sbaglio. A lui si aggancia un altro da dietro, son mezzoristi entrambi, perdo qualche metro ma nella testa frulla quella frase. Tempo un giro mi riattacco, che tirino pure.
Ormai mancano una decina di minuti, faccio il conto di 5 giri e sorrido, riparto e me li lascio alle spalle, anzi mi seguono. Ne faccio 2 a 1.35 poi esce fuori la gara, mi faccio passare e sto al gancio per i successivi due, a 1.37. Alla campana passo in curva, gli ultimi 300 sono di volata. Sul rettilineo allungo ancora, dietro sono scomparsi ma è una roba mia, arriva persino l'acido, agli ultimi 40.
Sono 37 giri in 60.22, in pratica 14.710, più di quanto temessi e senza panne.
Ora può scendere la pioggia, e alle 22.05 comincia, per una buona mezz'ora, mentre mi trascino verso le docce. All'uscita, sotto al tunnel, mentre mi godo i passaggi apettando che spiova, un distinto signore prende a parlarmi. Lei era quello che correva meglio di tutti, io certe cose le capisco. Mi racconta di sé, di come ha smesso dopo essersi laureato ingeniere lavorando e allenando 5 e 10mila, di come ha ripreso dopo 20 anni a 54, ma facendo solo le non competitive, fino a oggi che ne porta 74 ma ne dimostra 10 meno.
The caldo, un po' di torte, maldipancia per il terzo anno consecutivo, birra già che ci siamo, senza voce fino alle 2 coi compagni ormai di una seconda vita, fino alla ferale notizia del mattino, appresa via telefono, la Bocconi ci ha ripreso all'ora 23.50, nonostante gli sforzi al limite del cardiologo, 59 anni a 4/km, siamo secondi per 155m dopo 340km. Monti merda.

1.35, 1.37, 1.37, 1.37, 1.37 - 8.05
1.37, 1.36, 1.38, 1.35, 1.37 - 8.05
1.37, 1.38, 1.39, 1.37, 1.36 - 8.09
1.38, 1.38, 1.38, 1.40, 1.39 - 8.16
1.39, 1.41, 1.38, 1.38, 1.39 - 8.17
1.39, 1.38, 1.37, 1.40, 1.40 - 8.16
1.40, 1.38, 1.35, 1.35. 1.37 - 8.08
1.37, 1.24
40.52 al 10k

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martedì 15 maggio 2012 - ore 11:17 AM

Una faticaccia

I mei 37 giri 2012 in 60.41:

01:35, 01:35, 01:34, 01:33, 01:36
01:35, 01:35, 01:37, 01:35, 01:38
01:37, 01:39, 01:37, 01:37, 01:37
01:37, 01:39, 01:41, 01:38, 01:37
01:41, 01:48 (con passeggiata)
01:44, 01:44, 01:44, 01:41, 01:43
01:43, 01:41, 01:41, 01:41, 01:39
01:39, 01:40, 01:38, 01:34, 01:28

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lunedì 14 maggio 2012 - ore 12:01 PM

Petrified

Sopravviverò, velocità di crociera per non far fondere il motore, evitare il fare il saluto a riva, a quella tenda da cui come sempre si aspettano grandi cose dal talento sprecato.
Poi però cammino per una ventina di metri, altrimenti dal loop non si esce, che mancano ancora 27 minuti, allo scoccare della mezzanotte.
...
E pensare che Venerdì avevo anche corso una mezz'oretta per abituarmi al caldo, lentissimo su prato e stretching a torso nudo alla torretta d'avvistamento del traguardo, nel deserto totale. Fino al passaggio di due Guardiani: uno grida capooo (col cazzo che mi giro se mi chiami così, stronzo), me la rido mentre l'altro, che mi conosce, gli fa piano lascia stareee. Ma quello ne fa una questione di onore e mi viene a cercare, intimandomi di obbedire alla pubblica decenza. Vorrei proprio leggerlo questo benedetto regolamento del ventennio, quand'è che vi decidete ad appenderlo? Che poi vorrei vedere se parla di decenza o di canotta. Ha anche il buon umore di chiedermi se al lavoro non ho un regolamento aziendale da rispettare, lui che in quel momento sta lavorando (e quindi dovrebbe di riflesso pensare al suo, di regolamento aziendale), mentre io non sto lavorando. Piacerebbe anche a me stare a torso nudo (palle, perché sopra la maglietta indossi anche il giubbotto milletasche da pensionato). Sì ma lei non sta facendo sport, io invece sì, sa. Guardi comunque tra 5' vado perché questo impianto pubblico tra 5' viene ceduto ad uso privato (e non me la metto).
Sabato mattina mi faccio una trentina di km di bc per andare a Monza dal dentista, poi il resto della giornata scorre in faccende per cui non mi siedo un minuto, confidando nelle mie infinite energie, che però a sera sono abbastanza esaurite.
...
Primi giri a 1.34, 7.53 al 2k. Però le gambe accumulano, anziché sciogliersi. Ai 4k sono a 16.00, 24.12 ai 6k. Riesco tutto sommato a passare a metà non lontano dall'obiettivo, ma mi rendo conto di non averne per altra mezz'ora. Allora dopo qualche giro cammino una ventina di metri.

La ripresa prende tempo: all'inizio son giri da 1.42-43, poi lentamente arrivo a 1.40, ma quella è la mia velocità, la velocità da maratona. Si suda come indemoniati e le spugne dei bambini, piene di acqua mista a terra tirata su giocandoci nel prato, inzuppano la canotta e danno poco solievo. Sono in paranoia per l'ultimo giro, per timore che Valisa mi blocchi a 59'; faccio calcoli assurdi per riuscire a passare intorno ai 58.40. Quando mancano 10' riprende un passo decente, sull'1.38; manca poco e allora cerco di tirare quello che spero essere il penultimo giro, per passare il cancello senza essere fermato. Una fatica immonda per fare 1.33, ma non mi fermano, sento ripetere ultimo giro, ultimo giro, ultimo giro... Per fortuna salvo un po' di amor proprio andando a riprendere tutti proprio tutti quelli che stanno allungando lì avanti, con un ultimo 150 da chiusura di un 5000. Ai 30m la nausea, ma non mollo, chiudo l'ultimo in 1.28 e son 37 giri in 60.40, cosa ci vogliamo fare.
Insomma 14.640, prima volta sotto ai 15. Mal di pancia fino a Domenica sera, ma 3 ore di follia alla tenda, che solo quello vale la pena, prima di andare a letto che manca poco alle 4.
Oggi nessun dolore particolare, un po' di intorpidimento e basta - facciamo che si fa che ho fatto un medio e si riparte.


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lunedì 9 maggio 2011 - ore 5:27 PM

Quello sporco ultimo giro

Una delle cose che amo della gara è il pasto che segue, che sia a casa o fuori; è godermi il corpo stanco e rifornirlo. Stavolta è andata un po' diversamente, nel senso che mi sono bevuto una o forse 2 delle birre della cassa che tradizionalmente porto alla 24x1 ora, ma stavo già male e l'ho fatto solo perché male per male almeno un buon sapore in bocca. Saran state le fragole un po' in avanzo della mattina, la pasta con le sarde comprate la mattina a zonzo con il Nenne, o la torta al cioccolato della Signora Fantone, che ho preso con il caffè 4 ore prima del mio turno? Non lo sapremo mai, ma faceva freschino la sera, umido, soprattutto all'arrivo, quando ho perso un po' di tempo prima di coprirmi, a spiegare del mio falso incidente.
Nel tardo pomeriggio un salto al lettino del fisioterapista che è lì ogni anno a fare massaggi gratuiti e che negli ultimi 2 anni aveva lenito il mio post-corsa. Gli chiedo un consulto sui miei garretti, mi parla di caviglie forti ma come prevedibile storce il naso sapendo che mi trascino da un anno; non ho dolori al tatto, grazie anche ai 3 giorni di riposo, ma mi consiglia un'ecografia e presume un'infiammazione della guaina del legamento tibiale (stessa cosa di Ambrosioni, se ricordo bene).
Parto con un minuto tondo di ritardo, regalato al compagno che mi precede; con 59' si complicano un po' i calcoli, ma vediamo come va.
Ai primi 2 giri mi passano 2-3 atleti, non fenomeni; mi dico che li rivedrò presto. Alterno giri poco sotto a giri sopra media, anche per via dei continui sorpassi (40 team al via); al km 5 passo in 20.02. Passo la mezz'ora ancora tranquillo, correndo bene, fiato ordinario. C'è fresco e niente aria, per cui non serve bagnarsi né bere. Mi spaventano un po' i bambini con secchio e spugna, i miei eroi degli anni precedenti; quest'anno però sono piuttosto aggressivi, si protendono dentro la prima corsia e ad ogni passaggio temo di incocciarci. Al km 10 ho perso qualche secondo, siamo a 40.06 ma sento che è il passo giusto che non manda in crisi; è un po' la stessa sensazione del lungo di Domenica scorsa: mi godo molto la corsa, mi sembra di andar forte ma in realtà non sono proprio veloce. Cambio comunque un po' passo e comincio a riprendere un paio di quelli che mi avevano sorpassato nei primi minuti, recuperando alla svelta quei pochi secondi di ritardo sulla tabella Travet. Al minuto 50' comincio a fare i conti sui giri che mancano, senza grande lucidità e senza guardare troppo il crono. Sento che sto aumentando ma, quando mancano pochi minuti, non ho la lucidità per chiedere calcoli allo staff. Mancano 2 o 3 giri? Quanti me ne faranno fare. Comincio a tirare e prendo l'unico che all'inizio mi aveva passato e la cui canotta gialla è stata sempre un centinaio di metri avanti. Lo raggiungo con questo giro da 1.31, ma poi arriva un attacco di panico inaspettato: sento di non avere ancora 2 giri forti e non ho ancora capito se sono all'ultimo o al penultimo. Rallento l'impeto e sono di colpo stanco, il giallo se ne va alla grande, un altro paio mi superano sull'ultima curva e allora sento finalmente la voce di Valisa dall'altoparlante dire da questo momento in poi si cambia. Allora parto, ma sono solo un'ottantina di metri, giusto per prendere quei 2 che ci avevano provato, ma è giro finale ridicolo, da 1.33. Do il cambio a Cristiano che parte a 1.20 e farà 16880m, mentre Skalovics a riposo mi si complimenta, ma non so di cosa, in verità. Sono contento della condotta di gara, della tenuta, del gesto composto, di aver superato ancora una volta i 15 (14800 in 59' fa circa 15.050), ma quella volata, dopo 58' di preparazione (i pistaioli mi capiranno...); poi il fatto di aver recuperato solo 18" in quegli ultimi 5k, in cui sentivo di andare in spinta. Poi il mal di pancia, tutta notte e Domenica a trascinarmi, con anche il legamento abbastanza provato.
Quelli della foto son gli Erasmus, che come l'anno scorso sono arrivati a Woodstock con i loro bei divani lounge, la musica, la beata gioventù e una sporca ventina di loro a correre, un meraviglioso gemellaggio.

I miei giri (10 alla volta):
01.34, 01.38, 01.35, 01.37, 01.34, 01.34, 01.35, 01.38, 01.35, 01.35,
01.38, 01.35, 01.35, 01.34, 01.35, 01.37, 01.35, 01.36, 01.36, 01.38,
01.37, 01.37, 01.36, 01.35, 01.36, 01.35, 01.34, 01.34, 01.36, 01.35,
01.35, 01.34, 01.35, 01.35, 01.33, 01.31, 01.33.

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mercoledì 12 maggio 2010 - ore 4:42 PM

I miei 38 giri

Influenza scatenatasi Martedì sera, nel frattempo.

La tranquillità
1.32.4, 1.34.o, 1.33.9, 1.33.2, 1.34.1, 1.33.6, 1.33.4, 1.33.3, 1.33.8, 1.34.6, 1.35.2, 1.34.2, 1.34.8, 1.34.6, 1.36.0, 1.34.4, 1.35.8,

Lo psicofisiodramma
1.42.5, 2.03.6,

La ripresa
1.39.2, 1.36.6, 1.35.0, 1.34.8, 1.33.6, 1.34.1, 1.33.9, 1.35.3, 1.34.7, 1.34.5, 1.36.9, 1.34.3, 1.34.1,

Il delirio
1.33.5, 1.32.7, 1.33.1, , 1.30.4, 1.23.4

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lunedì 10 maggio 2010 - ore 11:18 AM

Al Campeggio

In mezzo a 2 settimane di pioggia si apre il cielo per una trentina di ore, incluse le 24 di noi campeggiatori.
Farà comunque fresco se non freddo per quasi tutto il tempo, tranne 2 ore del medio pomeriggio di Sabato.
Una è la mia.
Alle 16.30 sto scaricando la cassa di birra dall'auto.
Alle 16.40 mi scaldo senza esagerare (e senza stretching, che forse pagherò).
Nei restanti 20' c'è Marco che chiude la sua fatica sotto il caldo improvviso, con uno dei nuovi tendini d'Achille che non ha nessuna voglia di contribuire; scende da 1.26 fino a una decina di secondi in più negli ultimi giri, mi consegna un 15.600 e parto con un cambio impeccabile (ci tenevo). Prendo i passaggi ogni giro ma mi segno ogni 2000 (5 giri); 7.47, 7.48, 7.55. Corro bene cercando di tenere corta la falcata; sono più veloce di quando vorrei ma rispetto all'anno scorso mi sento molto più leggero. Un solo atleta del Casalpusterlengo mi sorpassa e rinuncio ad andargli dietro, anche se non ha un passo impossibile. Tutto bene fino al minuto 35, nonostante una tremenda gracchiante playlist che tocca il fondo con una ballata lentissima e distruggente della Nannini. A quel punto arriva il dolorino, quel maledetto fianco che comincia a pulsare. Me lo porto dietro per 2 giri, sull'1.35, ma poi si fa insopportabile e siamo ancora una volta nello psicodramma. Cammino. Cammino 150m e si allevia. Riparto piano ma in progressione, non è poi male. Pietro mi grida di fare qualche giro piano, ma insomma non è mai successo che il dolore tornasse 2 volte e infatti l'1.38 sembra andargli bene. Nel frattempo ho subito qualche sorpasso, 3 anche di atleti con buon passo. Me li segno. Torno a girare sull'1.34-1-35, anche se le gambe adesso cominciano a indurirsi e la test a pulsare per il caldo. Ci metto qualche giro, ma alla fine riprendo i 3 fuggitivi; da dietro arriva Casalpusterlengo che nel frattempo deve aver proceduto regolare, e voila sono doppiato. Gli lascio prendere 5-6m e poi decido di uscire dall'anonimato. In un giro lo riprendo e per 4-5' non lo mollo. Al minuto 50 approfitto di un doppiaggio e lo passo all'interno. Follia. Dura un centinaio di metri e mi ripassa. Allunga. Sono ormai nel delirio e faccio tutti i conti sui giri che mancano. Ho smesso di tenere i passaggi, vorrei solo cambiare il più tardi possibile. Il mio uomo ha preso una trentina di metri ma anch'io sto girando bene. Capisco che mi mancano 3 giri. Penso al dopo. Alla Festa delle Feste. Tutta la serata davanti con la doccia, il prato, gli amici, la pista che gira. Terzultimo a 1.32. Penultimo a 1.30 ma sto per cadere a terra, è la testa che scoppia allo scoccare del Giro. Ma il Giro va onorato, è cortissimo il Giro vero? Nulla può più mettersi tra me è la fine e cerco di farla finita il più presto possibile. Arrivo a una decina di metri dal Casalpusterlengo 1.23 dopo quell'ultimo passaggio; lui mi ferma, è contento dei suoi 15.600 ma anche sinceramente di aver corso con me a prendersi.
Sono 38 giri, 15.200 in 1.00.10. Fatti 2 conti siamo a 15.160 e s'inverte il trend negativo che mi vedeva perdere 100m all'anno. E poi porto la Società al 3° posto provvisorio; si sa che non sarebbe durato ma ce lo siamo goduti; all'ora 23 saremo ancora al 5°, ma finiremo al 7°.
Dopo è bellissimo, da lì a mezzanotte. la doccia, il massaggio gratuito alle gambe mentre il sole scende. Giro a offrire birre a tutti e con la sera le chiacchiere vanno al nocciolo, alle nostre vite oltre la corsa, tra pizza, couscous, salamelle e crostata. Fino a quando arriva l'Angelo. In formissima. E' venuto con il Lillo a vedere il 16.5 di Cristiano e non solo. Ah t'è vist quei del Lambro che curano il Marco ma loro non lo sanno che c'abiamo la ragasina in Squadra A, nemmeno la vedono. E cose del genere, difficili da rendere.
Dove siete, Blasonate Società Milanesi?

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sabato 9 maggio 2009 - ore 3:37 PM

La mia ora

Per il secondo anno consecutivo mi piazzano come primo, dalle 11 alle 12.
Arrivo un po' di fretta, esco dalla Paullese e nel prendere la rotonda di Peschiera son già le 10.10. Quello davanti sembra andare, immettersi, senza curarsi troppo del camion che sulla rotonda già si trova. No, cambia idea, troppo rischioso, inchioda. Inchiodo anch'io, sulla rampa in discesa, con un attimo di ritardo. Alle 10.12 sono lì a compilare la constatazione amichevole con le mani che tremano non tanto per il risibile danno, quanto perché mancano 48' al via della mia ora. Alle 10.30 spunta Zia Galbani che andando al Campo mi vede in ambasce e vuole capire se ho bisogno di aiuto, del suo e di quello di supersilvano. No grazie, anzi, fai sapere che alle 10.45 sarò lì, di non sostituirmi. Alle 10.40 sono di nuovo in macchina, ma sbaglio strada e mi tocca fare la sporca, quella che fanno fare a In gir a la cava, salire con l'auto sul cordolo di terra battuta e dopo 10 metri di rally sbucare nei pressi del centro sportivo. Alle 10.50 ho indosso il pettorale e faccio in tempo a scaldarmi.
Si parte.
Davanti i primi due se ne vanno per la loro strada, staccati ci siamo io dietro Antherun e Massimo a chiudere la fila. Come sempre quello che l'ha sparata più grossa (io) finisce dietro, perché loro fanno il primo giro a 1.27; recupero Massimo entro qualche giro e chiudo su Antherun solo verso il 5000, dopo passaggi miei in linea con le intenzioni (7.40 ogni 5 giri). Gambe comunque pesanti e soffoco nel cielo, lattiginoso; ma ci proviamo. Verso il minuto 25 già la vedo grigia, Antherun è passato dietro e sembra meno sgarzellino di qualche minuto prima, tanto che al mio segno di darmi il cambio non vola una mosca. Al minuto 29 faccio la prima sosta per bere camminando e lui mi prende 50m, nonostante questo giro da 1.51 passo i 7.8 qualche secondo prima del minuto 30. Di lì in poi però sempre più dura; alterno giri da 1.37 con altri in cui devo camminare per qualche metro, perdendo 10" a volta. Passo il 10k in 39.20, ho 40" da difendere con i denti per non andare sotto la soglia minima di decoro. Al giro dopo ne ho già persi 20 per un'ennesima sosta. Antherun non sembra passarsela granché bene anche lui, visto che rimane avanti a me di non più di 150m circa, con passo costante ma non certo d'attacco. Verso il minuto 45 riprendo un po' di verve per qualche giro, ma poi di nuovo sofferenza. Minuto 53: continuo a veder madonne ma ho una certezza, anzi 2, e cioè che non morirò e che io sono uno che la pista la vuole mangiare, e quindi i prossimi 7 minuti bisogna fare sul serio, e andarsi a prendere i 15 km, in 5 giri. Il crono non lo guardo, quindi questi tempi li ricaverò poi dalla stampata del dopo corsa. Ritorno a 1.36, poi 1.35, 1.33, e mancano 800 metri. Mi tolgo qualche soddisfazione, di riprendere alla grande atleti che prima mi avevano visto morire. Corro il penultimo giro come fosse l'ultimo, in 1.29, e poi riparto, mentre il crono segna 59.10, e sono a 14800m di altitudine, in ascesa. Passo il km 15, ovvero i 200m della pista, a 59.52, e sprinto. Sprinto. Ultimo giro in 1.24.
La cosa da ricordare me la dice Massimo in doccia quando mi hai passato al penultimo giro ho capito che non sarò mai abbastanza uomo. No è che...ridimensionando questa dichiarazione drammatica, avevo in mente le parole di Runnerblade313 una volta mi mancavano 10 metri e tra stare sotto o sopra i 4 al km c'è differenza.
E c'è pure differenza tra una birra qualunque e quella che Marco mi consegna a fine gara, fredda di camper, presa in Germania al 1 Maggio.

p.s. quando sprinti e dopo 2 secondi il tuo staffettista è ancora lì fermo, dietro di te, lo guardi male no...?

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lunedì 12 maggio 2008 - ore 1:05 PM

I miei giri

01:28; 01:32; 01:34; 01:34; 01:34; 01:34; 01:33; 01:34; 01:34; 01:34; 01:34; 01:35; 01:35; 01:34; 01:35; 01:35; 01:35; 01:35; 01:36; 01:38; 01:36; 01:36; 01:36; 01:37; 01:36; 01:36; 01:35; 01:36; 01:38; 01:35; 01:34; 01:36; 01:37; 01:36; 01:38; 01:38; 01:34; 01:28

15.200 km in 59.49
01:34:44 di media a giro

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E Remo ha piantato la bandiera

Delirio di posto. La cosa migliore che possa capitare a chi corre amatore.
Se la gioca con il cross.
Anche quest'anno cuore e polmoni, e fegato. Apro io con un 15.200, 38 giri in 59.49, e poi chiedo il cambio, senza fare ancora un giro, come Valisa comanderebbe, perché la temperatura interna stava pericolosamente decollando. Sono solo 4° però, perché altri volano; la posizione rimane tra il 4° e il 5° fino a quando Cristiano riesce a tenere l'1.30 con giri finali a 1.22 e chiude 16 km. A 3 turni dalla fine gira Marco, che passa i 10k in 35.04 con la Canottieri che però gira uguale; abbiamo 2 giri di vantaggio, e li tiene, facendo i suoi bei 16.9k. Poi tocca a Elena, che per la prima mezz'ora guida, con incollato dietro il Canottiere, poi loro però cambiano e mettono dentro uno fresco, che in 30' recupera 2 giri e la stacca di circa 200m. A quel punto parte Remo, una garanzia: nella prima mezz'ora raggiunge il Canottiere e nella seconda se la vede con il DJ Linus, in verità piuttosto fiacchetto rispetto a come me lo sarei aspettato. Non c'è storia, e alla fine piantiamo la bandiera davanti alla loro tenda, con circa 600m di vantaggio.

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mercoledì 16 maggio 2007 - ore 11:32 AM

con 24.000 giri

No in realtà di giri ne abbiamo fatti 856 con il team A e 747 con quello B; alle 6 del mattino eravamo ancora al 4° posto, staccati di circa 7 km da Seggiano; poi è avvenuto l'incredibile: la presenza dell'Angelo, a spronar, e una fila di atleti da 15/ora ci ha permesso di recuperare circa 1-2 km a botta, fino all'aggancio della penultima ora e al finale con quasi 2 km di vantaggio e 3° posto podio finale, su 27 team iscritti.
Ce ne sarebbero da raccontare, del clima mista tra Festa di paese e Festival Pop; arrivare dopo 24 ore in piedi, inframezzate da un pregevole 15,327 personale (39 giri) con le nuove Asics A1, a dispiacersi che la festa stia finendo, rende l'idea del trasporto.

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