21km - la distanza

domenica 25 maggio 2008 - ore 8:16 AM

Ti te dominet Milanino

Alle 6 mi bevo un bel caffè americano, emigro verso l'outland.
Quel viale di Milanino, la città Giardino pianificata dalle cooperative dei ferrovieri a inizio Novecento, è uno degli scenari più suggestivi per le serali estive del milanese. Ora poi che il reticolo di vie è stato rivisto dedicando la metà della carreggiata a una pista ciclabile protetta con doppio senso di marcia, mi sento per qualche ora decaltagironizzato, deligrestizzato; doppio senso di marcia versus senso del marcio.
Riscaldamento leggero, anche perché arrivo a 20' dalla partenza (come Corrigiuriati insegna), e le briglie si aprono; stavolta il crono voglio leggerlo solo a metà corsa, per giocare d'istinto.
Mi impegno a cercare una respirazione costante e un po' forzata, perché spesso di sono accorto di avere la tendenza a correre in apnea senza cercare aria. Verso il 3° km mi ritrovo con i soliti, ma è una serata buona, di quelle in cui cerco poco le scie, e appena raggiungo qualcuno subito passo avanti. Al 4° recupero Robi, partito come sempre forte, ma stasera particolarmente in palla. Al 5° segno 18.24, e cerco di non pensarci troppo. I km scorrono velocissimi, senza alcun affanno e timore; man mano raggiungo e supero, atleti sempre più quotati. All'8° passo avanti alla seconda donna, che era stata sempre in vista, poco avanti; ha un accompagnatore, che le fa segno di prendermi come treno da seguire per raggiungere la Lena, avanti una cinquantina di metri. Qualche goccia di pioggia a benedire, e arrivo al 9,3 senza esagerare, rifiatando appena; poi scarico gli ultimi 700m come forse mai: raggiungo la Lena appena dopo l'ultima curva, per non rovinarle l'arrivo vittorioso, e poi mi occupo di un Corno Marco giallo che ai 500m era rinvenuto di forza da dietro: ai 100 lo infilo senza esitazione, e finirà 3" dietro.
Arrivo a braccia levate, ancora lucido e quasi fresco: 36.45; qualche dubbio sul kilometraggio, forse un po' cortino, ma si sa che i tempi veri van fatti in pista, e che in strada comunque contano le posizioni relative ai compagni di corsa: oggi tanti li ho messi dietro, finendo 62°.
C'è da modificare il template oggi, finalmente aggiornare un personale con la data 2008.
La pista mi sta forgiando, abituando al passo svelto; son bastate 2 settimane di allenamento serio per rispolverare i vestiti buoni.

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2 Avete commentato:

Blogger Lo Zio ha scritto...

Grandissimo Nicola!
Il "Corno Marco Giallo" è il mio quasi compaesano, amico e rivale Roberto "Leone" Masciadri.Battagliamo da ormai più di 15 anni e, nonostante fragili illusioni, non sono mai riuscito a batterlo......è la mia bestia nera! Sigh...hai corso tu la gara che avrei voluto fare io....

Ciaooo

10:47 PM  
Blogger Furio ha scritto...

Grande gara Nicola e gran bel racconto, ce l'hai fatta assaporare anche a noi; quasi una settimana che non passo a leggerti e mi perdo un post così appassionante.
Ancora bravo e..grazie ;)

4:51 PM  

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