Bisogno di buttare fuori un po' di tossine; sento la pelle grassa e il corpo che si sta troppo disabituando.
Esco a testare il dolore prima del lavoro, 24' in zona, sui 4.50.
il dolore non c'è il dolore esce dopo, se tale si può chiamare; è più una presenza, nei movimenti più impensati, come piegarsi in avanti, per poi scomparire nel ripetere il movimento, come se si assestasse a livello muscolare o nervoso e si sopisse.
12 giugno simulazione Palio + pomeriggio a Mondonico zero dolore
Grazie Mauro, gran giro, in posti che conosco bene ma a pedali. Almeno ci ho riprovato, 3 settimane dopo l'Ora; ho tenuto i primi 3 a 4.15 poi ho dovuto camminare un minuto e mezzo, prima di ripartire perché andava chiusa e la gamba insomma dava fastidio ma mai quanto me. E ho pure dato tutto, dall'Esselunga in poi. Con le due nespole recuperate in cortile potrei essere a posto. 26.30 (inclusa la pausa di meditazione).
Vieni a fare un giretto in monopattino con me che provo a correre...?
E così siamo usciti per il quartiere, molto sul tardi; mi è servito a divertirmi a staccarlo di tanto in tanto agli incroci, dove la corsa rimane quello che è, la cosa più naturale per spostare il proprio corpo in una situazione di pericolo o in cui si incontrano ostacoli.
Ci siamo ritrovati dopo circa 40', in cui ho corso senza troppo fastidio.
Quel funzional percorso dove ho corso l'ora si fa teatro di timidi tentativi di provare un passo più allegro.
Corro 2 volte l'800, in 3.17 e 3.16, per un totale di una ventina di minuti di ràzzolo.
Una prova di una ventina di minuti al Trotter, quando ormai la città sta pensando di non consentire più questo; tanto la gamba duole, per cui non c'è fretta e non c'è perdita.
La sensazione, che mi trascino da inizio anno, di avere la gamba destra attaccata al bacino con una vite e niente più, nessun muscolo, legamento, cartilagine.
Ecco questa cosa mi consente una ventina di minuti di corsa, niente di più, a zonzo.
Stasera 6x500 recupero, 1.30 per tornare al via. Mi sarebbe bastato tenere 1.50, ma è andata un po' meglio; la partenza dal fondo del rettilineo produce sempre qualcosa in più, in fondo quest'anno son 4 € a botta.
1.50, 1.47, 1.49, 1.47, 1.48, 1.47
p.s. ultima presenza al Giuriati per chissà quanto tempo.
Sempre in cerca di test e certezze, anche quando so già di essere lontano da una condizione decente; sbuca quindi l'ego sfidante che pretende invece di tirar fuori la sorpresa, a discapito del sano allenarsi.
Quattro 1000 recuperando 200m, un po' camminando un po' al trotto.
Potrei dire niente male, servisse a qualcosa.
Yeah I can take a little pain I could hold it pretty well I can watch your little eyes light up When you're walkin' me through hell Yes I've been your fool before, babe And I probably will again
Dalla stazione di Pioltello al campo gara sono solo 600m, ma si attraversa tutto il mondo, racchiuso tra i balconi e i cortili delle case popolari, pulsanti anche di domenica mattina. Poi compare lo stradone e il prato con i nastri, batteria donne appena partita. Non posso più tirarmi indietro, che quasi non ci ho dormito.
Mi scaldo sulla pista; stranamente sono meno imbolsito che negli abbozzi di corsa della settimana che sta finendo.
Parto quindi sereno, senza troppi pensieri alla classifica di categoria nella quale sono 3° ma senza troppe speranze, visto il rientro di qualche atleta forte che solo partecipando dovrebbe buttarmi intorno alla 5a o 6a posizione.
Il percorso è cambiato, decisamente in meglio; il dosso si affronta al contrario, evitando la scesa scoscesa su terreno duro, sono pure saltati la carrareccia mezza cementata e il fosso estremo. Ne viene un tracciato finalmente gradevole e abbastanza filante, grazie anche a quel poco di pioggia caduto venerdì. Un solo ostacolo: un piccolo tronco piazzato di traverso, ma proprio roba di 30 centimetri.
In queste condizioni quasi ideali la gara scorre piacevole, con Noire ed io che ci alterniamo a tirare. Alla fine del secondo di 3 giri sono ancora dentro la gara, solo poco peggio delle gare in cui arrivavo meglio allenato; un mezzo miracolo, inaspettatamente posso tenerlo abbastanza bene. Guido una fila di una decina di elementi, gli over50 più o meno decadenti con un discreto passato e un incerto futuro; quelli forti sono già almeno un minutino avanti. Ho ancora in testa ora che scrivo la scena della mia gamba destra che salta il tronco e lo supera ma invece non so come il piede inciampa e vado in terra, oltre l'ostacolo, per fortuna sul morbido. Come ho fatto. Mi rialzo subito, nessuna botta e niente sangue, tutti bravi a non calpestarmi, ma ora il drappello è avanti una ventina di metri, sono da solo a inseguire e di colpo sento tutta la fatica che l'imprevisto ha risvegliato.
Poco più avanti mi passa un M55 e lo lascio andare, cerco di tenere qualcosa per il finale; un po' alla volta riprendo fiato e una corsa decente, ma davanti sono lontani. Quando mancano circa 500m aumento un po' il passo, arrivo in vista del Campo che conto ancora di prendere l'M55, ma davanti a lui c'è comunque un buco.
Provo a sprintare ma è un goffo tentativo, a sorpresa guadagno pochissimo e allora almeno spingo quanto riesco per evitare rientri da dietro. Sento gli zoccoli, frequenza doppia rispetto alla mia; mancano 40 metri e sto per essere sorpassato in tromba da dietro, a un passo altro da me. Finisce che chiudiamo in fila: Noire solo 3 secondi avanti (devo avergli recuperato), l'M55 e il superante, ahimè M50, infine io, che mi butto a terra e mi rialzo dopo alcuni minuti.
Scopro alle premiazioni che il mio timore di essermi giocato qualcosa di interessante con la caduta e il finale è una sensazione reale: sono 4° per un punto; nella foto i due punti persi.
Uscendo dal dramma fin qui dipinto, ne premiano comunque 5 e io oggi sono stato 20° di categoria su 37 (26.12 per poco meno di 6km), altro che podio e podio, quelli forti da cui avrei dovuto perdere nemmeno sono venuti.
La gamba destra, il femore che lamenta hanno tenuto abbastanza, tutto questo lo farò probabilmente di nuovo.
We don’t want our runners like weight lifters, we don't like our runners like gymnasts; we want them like ballet dancers.
(Arthur Lydiard).
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La maggior parte delle foto che mi ritraggono sono tratte da podisti.net
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due siti che forniscono un servizio impagabile; le rimanenti sono in gran parte mie, scattate con la già vetusta DX 3500 e con la SX220 a partire dal 2012.