La prima volta
Siamo solo in 6 alla partenza, anche grazie a un innesto dell'ultimo momento.
Facciamo le squadre come da bambini, cercando di bilanciarci e secondo logica, la più sensata delle quali è che i 3 con la maglia gialloblu stiano insieme.
Io vengo da 30' di corsa sui 4.40, che già mi metteva fatica ma anche impreziosita dal temporale che mi ha bagnato in bc consegnandomi fresco e soprattutto con terreno finalmente morbido e profumato di terriccio.
Parto per terzo, io e Antonio. A ogni turno Mauro guadagna su Emilio, che però tiene ai limiti e oltre le sue possibilità, consegnandomi alla partenza un giocatolino di circa 5-6 secondi che Antonio mi ruba come niente in 250m circa. Sono rettilinei di chiusura stanchi e carichi di pena. Accade 6 volte. Alla settima reagisco e tengo tutto il rettilineo. Stiamo finalmente riguadagnando, o meglio loro stanno crollando, dopo esser stati attaccati con le unghie. All'ultimo parto con circa 15 secondi di vantaggio, Emilio ha ceduto nel giro prima. Ma io sono senza nulla da dare. Riesco a tenere 200m e non sentire il passo da dietro mi aiuta a fare la curva con le gambe che non vanno. Lì la mente trova un pensiero, quello che devo dare ancora qualcosa, per far partire Ale il più possibile staccato. Riesco a sprintare non so come facendo ancora 1.21. L'ultimo Ale recupera molto ma poi gli ultimi 200m non ne ha più.
Facciamo 32.34.
85, 79, 81, 82, 80, 85, 81, 81
Facciamo le squadre come da bambini, cercando di bilanciarci e secondo logica, la più sensata delle quali è che i 3 con la maglia gialloblu stiano insieme.
Io vengo da 30' di corsa sui 4.40, che già mi metteva fatica ma anche impreziosita dal temporale che mi ha bagnato in bc consegnandomi fresco e soprattutto con terreno finalmente morbido e profumato di terriccio.
Parto per terzo, io e Antonio. A ogni turno Mauro guadagna su Emilio, che però tiene ai limiti e oltre le sue possibilità, consegnandomi alla partenza un giocatolino di circa 5-6 secondi che Antonio mi ruba come niente in 250m circa. Sono rettilinei di chiusura stanchi e carichi di pena. Accade 6 volte. Alla settima reagisco e tengo tutto il rettilineo. Stiamo finalmente riguadagnando, o meglio loro stanno crollando, dopo esser stati attaccati con le unghie. All'ultimo parto con circa 15 secondi di vantaggio, Emilio ha ceduto nel giro prima. Ma io sono senza nulla da dare. Riesco a tenere 200m e non sentire il passo da dietro mi aiuta a fare la curva con le gambe che non vanno. Lì la mente trova un pensiero, quello che devo dare ancora qualcosa, per far partire Ale il più possibile staccato. Riesco a sprintare non so come facendo ancora 1.21. L'ultimo Ale recupera molto ma poi gli ultimi 200m non ne ha più.
Facciamo 32.34.
85, 79, 81, 82, 80, 85, 81, 81
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