Riflessologia plantare
Ecco è quella sensazione che provo anche dopo i cross: il corpo vigile che invece di aver perso forza ritrova energia dalle radici, come un albero, dai piedi a salire.
Il Campo è popolato dei patiti del Corrigiuriati, perché è Giovedì, anche se per le gare c'è da rientrare a Settembre. Tutti mezzi nudi, tutti impegnati a spassarsela, con palletta da rubgy, ripetute varie, passeggiate, ginnastica all'ombra dei 2 alberi che al 150 piegano la loro ombra sulla settima e ottava corsia. Chiodi.
Prima però c'è il riscaldamento, qualche allungo e qualche giro di pista sprintando sul rettilineo e recuperando in curva, un bel 2000 in 8.22, in pratica. Niente di trascendentale ma insomma il cuore si mette a lavorare.
La vestizione dei chiodi su un vecchio materasso da asta, mezzo abbandonato. Qualche passo. Partire però è un'altra cosa, come quando l'anno scorso mi feci un 100 a piedi nudi, per sentire un po'. Insomma alla fine parto, corro un 100 in 16.4 e dopo 30" riparto in senso opposto in 16.0. Ci ho messo un po' a sceglierle ma alla fine sono proprio un calzino. Bene adesso bisogna rifiatare un momento e ripartire per andare un po' più in là. Scelgo la seconda curva per un 200 che sul rettilineo prende un po' di vento in faccia. Sono passati 4' e parto, in 5a corsia. La mia prima curva chiodata è un mondo nuovo, in cui non doversi più preoccupare di restare in traiettoria. Entro sul rettilineo e gli ultimi 40 sono un poco in affanno, ma riesco a mantenere compostezza e frequenza di passo, senza sbilanciarmi. Mi aspetto un 31-32 ed è 30.46. Benvenuto.
I piedi vivi ancora adesso, a distanza di 24 ore.
Il Campo è popolato dei patiti del Corrigiuriati, perché è Giovedì, anche se per le gare c'è da rientrare a Settembre. Tutti mezzi nudi, tutti impegnati a spassarsela, con palletta da rubgy, ripetute varie, passeggiate, ginnastica all'ombra dei 2 alberi che al 150 piegano la loro ombra sulla settima e ottava corsia. Chiodi.
Prima però c'è il riscaldamento, qualche allungo e qualche giro di pista sprintando sul rettilineo e recuperando in curva, un bel 2000 in 8.22, in pratica. Niente di trascendentale ma insomma il cuore si mette a lavorare.
La vestizione dei chiodi su un vecchio materasso da asta, mezzo abbandonato. Qualche passo. Partire però è un'altra cosa, come quando l'anno scorso mi feci un 100 a piedi nudi, per sentire un po'. Insomma alla fine parto, corro un 100 in 16.4 e dopo 30" riparto in senso opposto in 16.0. Ci ho messo un po' a sceglierle ma alla fine sono proprio un calzino. Bene adesso bisogna rifiatare un momento e ripartire per andare un po' più in là. Scelgo la seconda curva per un 200 che sul rettilineo prende un po' di vento in faccia. Sono passati 4' e parto, in 5a corsia. La mia prima curva chiodata è un mondo nuovo, in cui non doversi più preoccupare di restare in traiettoria. Entro sul rettilineo e gli ultimi 40 sono un poco in affanno, ma riesco a mantenere compostezza e frequenza di passo, senza sbilanciarmi. Mi aspetto un 31-32 ed è 30.46. Benvenuto.
I piedi vivi ancora adesso, a distanza di 24 ore.
6 Avete commentato:
:-)))
la mia prima volta in cui ho corso un 60mt con le chiodate la ricordo ancora benissimo.
Godimento puro, ti capisco.
Panda
Mai provate...ma credo da quello che hai scritto che siano un altro pianeta rispetto alle A1!
Bell'acquisto caro:-)
se le uso io, le chiodate, mi sfascio...
Qui gatta ci cova ...
@PANDA
cominciamo a dormire preoccupati :-)
base a lupo da campo... nemico reoccupato ripeto nemico preoccupato..
mi procuro attrezzatura da piede come da foto!
continuare avvicinamento, ripeto continuare avvicinamento.
lupo a base
born in the sixties that's the key
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