Quando gelava il vespero
Campestre digerita, 48 ore dopo sono al Campo, di primo pomeriggio, io, Tommy e nessun'altro. Ancora freddo immane. Cominciamo a girare alternando ottava corsia e giro sterrato. Passo facile sui 4.50 che gradatamente si fa una decina di secondi più veloce. Voglio solo mettere chilometri, abituare muscoli e tendini a quanto dovranno sobbarcarsi nei prossimi 3 mesi, che poi son miseri 60kg di peso e ci metto attenzione, a non strapazzarli, appoggio dopo appoggio, stavolta per la seconda volta con le Rider.
Verso i 50' il passo è sui 4.35 e le gambe iniziano a ricordare un po' le buche di Cesano; allo scoccare dell'ora Tommy molla ( nessuna maratona per lui) e io preseguo da solo, nel freddo umido che peggiora se possibile ancora.
E' qui che comincia l'allnamento, nel senso della parte sgradevole, quella che prepara.
Corro solo sullo sterrato, più riparato dal vento artico; prendo due passaggi sul doppio giro in 5.18 e 5.19 (4.23 di media) e poi chiudo in pista con 3 giri in 5.03 (4.13 di media).
Totale 1.19.20, distanza a occhio superiore ai 17km.
Verso i 50' il passo è sui 4.35 e le gambe iniziano a ricordare un po' le buche di Cesano; allo scoccare dell'ora Tommy molla ( nessuna maratona per lui) e io preseguo da solo, nel freddo umido che peggiora se possibile ancora.
E' qui che comincia l'allnamento, nel senso della parte sgradevole, quella che prepara.
Corro solo sullo sterrato, più riparato dal vento artico; prendo due passaggi sul doppio giro in 5.18 e 5.19 (4.23 di media) e poi chiudo in pista con 3 giri in 5.03 (4.13 di media).
Totale 1.19.20, distanza a occhio superiore ai 17km.
1 Avete commentato:
Verso l'infinito e oltre!
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