C'è mancato poco
Il poco che mancava era la giornata brillante, tipo ieri, che ti svegli c'è alta pressione e il bluesky, e sei tutto un circolare di forze; oggi un po' gnegne invece, con sonno alterno e gamba debole, perché il 3000 gli voglio tanto bene e un po' mi richiama le paure, come tutte le cose belle.
Poi alla partenza mancavano diversi dei forti, e temevo di dover far gara da solo, magari con un fenomeno sconosciuto davanti impossibile da seguire. Invece si parte e davanti scatta un piccolo ma lesto atleta, mai visto; io gli sto dietro, visto che ai 200 passiamo in 40, e va bene. Alle spalle sento un altro che ci segue, e si va via così, 3.25 ai 1000; l'ordine non cambia, stiamo incollati, nessuno alla morte. Il secondo mille come spesso succede è più lento, 3.29. Io nel frattempo comincio a pensare cosa sia meglio fare, all'avvicinarsi degli ultimi 2 giri. Non faccio niente; rimango lì, anche perché in testa è partita una leggera progressione, e c'è ancora un po' di vento che cambia direzione all'improvviso. Ai 400 non ho la testa per prendere l'iniziativa, non ho la chiarezza di idee per sapere se riuscirei a tenere un giro forte, e poi mi preoccupa un po' il terzo, che non molla, e nemmeno so che faccia abbia. Ai 100 il conducente sembra non averne per cambiare passo, ma sbuca il terzo, che ci supera entrambi; io mi metto dietro, con un attimo di ritardo. Rimango alle spalle di 3-4 metri e parto; è un buon cambio di passo, ma non uno di quelli che a volte stupiscono anche me. Rosicchio qualcosa, ai 50 sono ancora dietro 2 metri; aumento, non riesco a strappare ma riduco; non c'è più luce, grida Galeazzi. Un ultimo colpo di reni e sono secondo, a circa 20-30 cm da lui. Non crollo a terra, e avrei continuato per altri 20-30 metri così, ma non avevo il cambio secco.
Il tempo è qualcosa tipo 10.16.80- 10.17; facciamo 17, che non mi piace, così al prossimo 3000 di Aprile posso fare meglio. Ringrazio il terzo, che chiude a 10.18, e scopro che entrambi i compagni di podio sono dell'Euroatletica. Si chiacchiera un po' e mi dice che al 5000 se voglio mi tira a 17.30, perché in realtà ha tempi ben miglior dei miei, 35 nei 10k, 17.10 sui 5000.
Non sono scontento, e poi a vincere si rischia la paranoia. L'importante come sempre è essersela giocata, e poi è pur sempre il mio personale, 7" meno di 2 anni fa, e probabilmente migliorabile.
Foto gentile concessione della Lucky family
(il 3° è il biancorosso, gli altri son doppiati)
Poi alla partenza mancavano diversi dei forti, e temevo di dover far gara da solo, magari con un fenomeno sconosciuto davanti impossibile da seguire. Invece si parte e davanti scatta un piccolo ma lesto atleta, mai visto; io gli sto dietro, visto che ai 200 passiamo in 40, e va bene. Alle spalle sento un altro che ci segue, e si va via così, 3.25 ai 1000; l'ordine non cambia, stiamo incollati, nessuno alla morte. Il secondo mille come spesso succede è più lento, 3.29. Io nel frattempo comincio a pensare cosa sia meglio fare, all'avvicinarsi degli ultimi 2 giri. Non faccio niente; rimango lì, anche perché in testa è partita una leggera progressione, e c'è ancora un po' di vento che cambia direzione all'improvviso. Ai 400 non ho la testa per prendere l'iniziativa, non ho la chiarezza di idee per sapere se riuscirei a tenere un giro forte, e poi mi preoccupa un po' il terzo, che non molla, e nemmeno so che faccia abbia. Ai 100 il conducente sembra non averne per cambiare passo, ma sbuca il terzo, che ci supera entrambi; io mi metto dietro, con un attimo di ritardo. Rimango alle spalle di 3-4 metri e parto; è un buon cambio di passo, ma non uno di quelli che a volte stupiscono anche me. Rosicchio qualcosa, ai 50 sono ancora dietro 2 metri; aumento, non riesco a strappare ma riduco; non c'è più luce, grida Galeazzi. Un ultimo colpo di reni e sono secondo, a circa 20-30 cm da lui. Non crollo a terra, e avrei continuato per altri 20-30 metri così, ma non avevo il cambio secco.
Il tempo è qualcosa tipo 10.16.80- 10.17; facciamo 17, che non mi piace, così al prossimo 3000 di Aprile posso fare meglio. Ringrazio il terzo, che chiude a 10.18, e scopro che entrambi i compagni di podio sono dell'Euroatletica. Si chiacchiera un po' e mi dice che al 5000 se voglio mi tira a 17.30, perché in realtà ha tempi ben miglior dei miei, 35 nei 10k, 17.10 sui 5000.
Non sono scontento, e poi a vincere si rischia la paranoia. L'importante come sempre è essersela giocata, e poi è pur sempre il mio personale, 7" meno di 2 anni fa, e probabilmente migliorabile.
Foto gentile concessione della Lucky family
(il 3° è il biancorosso, gli altri son doppiati)
Etichette: 3000, corrigiuriati, pista
5 Avete commentato:
Bellissima la cronaca rende davvero l'idea di quello che hai provato.
Secondo me questo 3.000 è il preludio del vero 3.000 che affronterai ad Aprile e li ci saranno i fuochi artificiali.
Magari non ad Aprile (ma magari si), ma nell'anno farai il tempone! Ovvero sotto i 10!
Gran Gara e guarda la foto, VOLAVI!!
Complimenti, peccato per lo sprint, ma 18km orari a piedi è gran bell'andare
Bravissimo Nicola, bella gara e complimenti per il PB; sei in ottima forma..
Gran bel racconto, il tempo finale poi...complimenti!
Complimenti Nicola: ma tu e Luciano state combattendo davvero strenuamente in pista! tra un po' dovranno rifare il tartan...
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