Ratto e baratto
Dopo un pomeriggio sulla spiaggetta di sassi tra Baratti e la Villa, rientro al parcheggio, saluto tutti e riparto, dopo aver concimato la bella pineta e dopo averne dibattuto con un arcigno vecchio toscano dall'occhio di falco, che da lontano vede tutto.
L'hai fatta? mi chiede mentre deposito nel cestino vicino alla sua panchina la carta. Sì, c'era un buco. E il suo cane l'ha già fatta? Non ancora, lo anticipa la moglie. Buona giornata e vado.
Il primo tratto è nel bosco, dove sorgono le due inconfondibili case; poi un tratto sulla scogliera, il passaggio dietro la spiaggetta e quindi la parte più bella, sulla quale non avevo mai corso e che ogni volta che la camminavo sognavo questo momento. C'è pure il sole e il tratto di scogliera a picco con poi la discesa per lo strettissimo e sinuoso sentiero, tra rami di macchia sono una meraviglia.
Il percorso segue poi la strada privata per la Villa in senso opposto, lungo un passaggio ricavato al confine con i campi.
Si sbuca sulla Strada della Principessa e dopo qualche centinaio di metri già comincia la ciclabile in asfalto, che dopo circa 2km si abbandona per la pineta. Sono senza orologio, ho solo guardato il telefono prima di iniziare per controllare l'ora di partenza e avere un riferimento all'arrivo. Il passo comunque è buono, senza affanno ma senza passeggiare.
Le fontanelle purtroppo son tutte smontate, immagino per disincentivare accampamenti fuori stagione, per cui, partito a secco, mi prosciugo per bene, soprattutto sul tratto asfaltato controvento e sottosole che mi allontana dal mare al termine dei 3km di bosco. Lì patisco ma soffro volentieri, come anche sui 2 km finali di salita che portano a casa, armato di pazienza e scarpe buone.
Ci son voluti 66' circa per fare 14.300km. Lo rifarò, questa bella transumanza.
L'hai fatta? mi chiede mentre deposito nel cestino vicino alla sua panchina la carta. Sì, c'era un buco. E il suo cane l'ha già fatta? Non ancora, lo anticipa la moglie. Buona giornata e vado.
Il primo tratto è nel bosco, dove sorgono le due inconfondibili case; poi un tratto sulla scogliera, il passaggio dietro la spiaggetta e quindi la parte più bella, sulla quale non avevo mai corso e che ogni volta che la camminavo sognavo questo momento. C'è pure il sole e il tratto di scogliera a picco con poi la discesa per lo strettissimo e sinuoso sentiero, tra rami di macchia sono una meraviglia.
Il percorso segue poi la strada privata per la Villa in senso opposto, lungo un passaggio ricavato al confine con i campi.
Si sbuca sulla Strada della Principessa e dopo qualche centinaio di metri già comincia la ciclabile in asfalto, che dopo circa 2km si abbandona per la pineta. Sono senza orologio, ho solo guardato il telefono prima di iniziare per controllare l'ora di partenza e avere un riferimento all'arrivo. Il passo comunque è buono, senza affanno ma senza passeggiare.
Le fontanelle purtroppo son tutte smontate, immagino per disincentivare accampamenti fuori stagione, per cui, partito a secco, mi prosciugo per bene, soprattutto sul tratto asfaltato controvento e sottosole che mi allontana dal mare al termine dei 3km di bosco. Lì patisco ma soffro volentieri, come anche sui 2 km finali di salita che portano a casa, armato di pazienza e scarpe buone.
Ci son voluti 66' circa per fare 14.300km. Lo rifarò, questa bella transumanza.
Etichette: Campiglia, medio collinare
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Quanti ricordi...concimature sul Buiomonte....sigh....
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