Una di queste notti
Al termine dell'acciottolato si trova una scalinata ad alti gradini neri, che vogliono rappresentare la scala della morte del lager di Mauthausen, alla fine della quale incomincia a scorgersi il monumento: venticinque masselli di porfido disposti a semicerchio, sopra i quali sono incisi 460 nomi di deportati delle industrie locali, deceduti e sopravvissuti.
Ci arrivo al minuto 48', prendendo quella ripida strada di ciottoli di fiume, in mezzo agli alberi della collina. Supero a balzi gli alti scalini neri e arrivo alla sommità piana controsole. Siamo a quasi Milano ma questo Parco, dove vogliono piantare gli elicotteri, non finisce di sorprendermi per gli scorci che offre, soprattutto dopo quasi un'ora di corsa su e giù per le sue ondulazioni, con in pancia solo un paio di friselle con guacamole. Ero partito con il tono giusto senza riferimenti cronometrici, con passo credo sui 4.40, torso nudo e aria quasi fresca; poi via via la velocità dev'essere cresciuta, visto che verso la mezz'ora prendo un km a 4.25. Dal minuto 40 in poi non riesco a frenarmi e aumento, girando credo intorno ai 4, via su per la collina, ancora giù e poi sul cavalcavia e insomma non me ne perdo una, tanto che al minuto 58' risalgo anche il prato del montarozzo che fronteggia la collina e finisco il mio giro in progressione a 60.05, comunque controllato. Eh insomma cari detrattori, ieri mi sarai potuto fare anche una bella 21km, una distanza. Stretching ai giochi, sulla scaletta dello scivolo, fino a che una bambina con un sorriso fiducioso mi fa capire che vorrebbe salire. Risalgo in auto per raggiungere il panda-dalle-cinque-dita, fiero di essere il primo essere vivente a incontrare un esemplare di questa rarissima specie; si va a mangiare la miglior pizza del Tegamino mai provata; cottura perfetta, cipolle melanzane e peperoncino. Mentre guido il cielo prende i colori della sera, le endorfine mi invadono il corpo. Accendo la radio e parte questa, con quell'attacco potente. Musica che poi si perde nella facilità del resto del pezzo, ma quel giro di basso...
Vah, visto che è Agosto, anche un link alla divertente storiella dell'impostore.
Ci arrivo al minuto 48', prendendo quella ripida strada di ciottoli di fiume, in mezzo agli alberi della collina. Supero a balzi gli alti scalini neri e arrivo alla sommità piana controsole. Siamo a quasi Milano ma questo Parco, dove vogliono piantare gli elicotteri, non finisce di sorprendermi per gli scorci che offre, soprattutto dopo quasi un'ora di corsa su e giù per le sue ondulazioni, con in pancia solo un paio di friselle con guacamole. Ero partito con il tono giusto senza riferimenti cronometrici, con passo credo sui 4.40, torso nudo e aria quasi fresca; poi via via la velocità dev'essere cresciuta, visto che verso la mezz'ora prendo un km a 4.25. Dal minuto 40 in poi non riesco a frenarmi e aumento, girando credo intorno ai 4, via su per la collina, ancora giù e poi sul cavalcavia e insomma non me ne perdo una, tanto che al minuto 58' risalgo anche il prato del montarozzo che fronteggia la collina e finisco il mio giro in progressione a 60.05, comunque controllato. Eh insomma cari detrattori, ieri mi sarai potuto fare anche una bella 21km, una distanza. Stretching ai giochi, sulla scaletta dello scivolo, fino a che una bambina con un sorriso fiducioso mi fa capire che vorrebbe salire. Risalgo in auto per raggiungere il panda-dalle-cinque-dita, fiero di essere il primo essere vivente a incontrare un esemplare di questa rarissima specie; si va a mangiare la miglior pizza del Tegamino mai provata; cottura perfetta, cipolle melanzane e peperoncino. Mentre guido il cielo prende i colori della sera, le endorfine mi invadono il corpo. Accendo la radio e parte questa, con quell'attacco potente. Musica che poi si perde nella facilità del resto del pezzo, ma quel giro di basso...
Vah, visto che è Agosto, anche un link alla divertente storiella dell'impostore.
Etichette: ascolta, lungo svelto, Parco Nord
5 Avete commentato:
la frisella col guacamole...
a te il demone ti fa una pippa
pandapalmato
bello sto post... le tue friselle al guacamole superano persino le mie fette biscottate con la coppa.....
quando ti leggo mi rimane sempre qualcosa di profondo.. sei come un buon sigaro o un rum invecchiato, un cognac ,un brandy!
e' sempre un piacere..!
questa e' la sensazione che mi lasci ;-)
ciao
invecchiato eh
:-)
l'invecchiamento esalta gli aromi.. ;-))
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