Il ventello
Per spazzare la stanchezza esco verso le 9.30, in bici, con sopra 2 magliette e il foglio di giornale sulla pancia. Mezz'oretta di viaggio tranquillo, freschino ma non troppo, orgoglioso di vedere le famiglie uscira da Messa con cappottino e sciarpa. All'Arena parcheggio lungo i binari del tram, impacchettando una delle due magliette e una banconota da 5 dentro un sacchetto di plastica sul portapacchi. Nessuno ci metterà le mani; troppo sono le distrazioni e troppo distratti sono i milanesi.
Non trovo turbone al via, e pazienza partirò da solo, benedetto dal Pimpe, che blocco mentre mi passa davanti Pimpe I suppose. Sono in fondo al plotone, 5 metri dietro di me è finita la fila. Superiamo il via dopo un paio di minuti dallo sparo, mentre lo speaker vaneggia con accento quasi imbarazzante. Sorpasso ma senza grandi rischi, godendomi il gruppo, salutando qualche amico mentre anche sui fondali si combattano lotte acerrime per guadagnare posizioni. Al 6° km finalmente si riesce a correre, sempre a zigzag ma con spazi più comodi; passo in 28 e lascio andare un po' le gambe, ma senza spingere. Guardo poco i km ma all'11° mi rendo conto che ho preso un passo ben oltre le intenzioni, assestato sui 4.06 ormai da diversi km. A questo punto sto bene, fa caldo ma la cosa non disturba troppo, anche se vien voglia di arrivare in fretta, che con tutte le buone intenzioni anche oggi Milano non sembra avere molto da darmi. Decido che il mio lungo diventerà un medio, con il tempo che le gambe decideranno di fare. Al 12° supero la criù che porta la croce del deejay, decisamente poco in palla. Al 17° una vecchiazza che sta portando in giro la madre profumata di naftalina urla tutta rossa il classico Andate a correre in campagna, e io comincio ad avere i piedi che cuociono; il ritmo che tengo è sempre quello, preciso, mentre intorno il sole cuoce le mosche che hanno fatto male i calcoli. Non ho preso né acqua né spugne per tutto il tempo, ma non va poi male; decido che mi fermerò al 20, per non entrare in zona transenne. L'ultimo km è il gran rettilineo di Corso Sempione, con foschia di sole in faccia, mezzogiorno passato, finalmente faticoso. Cerco di allungare giusto un po', ma in realtà più che l'impegno di ritmo comincio a sentire la distanza, considerato che non corro 20km da 18 mesi. Il ristoro del 20 mi accoglie beneamato, giusto per un po' di sali; l'orologio dice 3.59 l'ultimo, 41' gli ultimi 10, 57.20 gli ultimi 14, 1.25.20 i 20km totali. Cammino il 21° km, un po' stortino per il caldo, ma mi riprendo presto. Trovo La Gatta in zona Arena, e La Gatta mi regala un altra boccia della sua bevanda colorata che restaura fluendo.
Recupero la bici anche se per arrivarci provo a corricchiare e i polpacci sono piuttosto contratti. Sosta al Bar per il caffè, il mio premio di sempre, e zuccherosa colombina pasquale. Altra mezz'ora pedalando, cucina, Risi e Bisi, pulizie e il delirio del weekend è finito.
Mezza Maratona oggi ti ho controllato ma perché non mi affascini più?
Non trovo turbone al via, e pazienza partirò da solo, benedetto dal Pimpe, che blocco mentre mi passa davanti Pimpe I suppose. Sono in fondo al plotone, 5 metri dietro di me è finita la fila. Superiamo il via dopo un paio di minuti dallo sparo, mentre lo speaker vaneggia con accento quasi imbarazzante. Sorpasso ma senza grandi rischi, godendomi il gruppo, salutando qualche amico mentre anche sui fondali si combattano lotte acerrime per guadagnare posizioni. Al 6° km finalmente si riesce a correre, sempre a zigzag ma con spazi più comodi; passo in 28 e lascio andare un po' le gambe, ma senza spingere. Guardo poco i km ma all'11° mi rendo conto che ho preso un passo ben oltre le intenzioni, assestato sui 4.06 ormai da diversi km. A questo punto sto bene, fa caldo ma la cosa non disturba troppo, anche se vien voglia di arrivare in fretta, che con tutte le buone intenzioni anche oggi Milano non sembra avere molto da darmi. Decido che il mio lungo diventerà un medio, con il tempo che le gambe decideranno di fare. Al 12° supero la criù che porta la croce del deejay, decisamente poco in palla. Al 17° una vecchiazza che sta portando in giro la madre profumata di naftalina urla tutta rossa il classico Andate a correre in campagna, e io comincio ad avere i piedi che cuociono; il ritmo che tengo è sempre quello, preciso, mentre intorno il sole cuoce le mosche che hanno fatto male i calcoli. Non ho preso né acqua né spugne per tutto il tempo, ma non va poi male; decido che mi fermerò al 20, per non entrare in zona transenne. L'ultimo km è il gran rettilineo di Corso Sempione, con foschia di sole in faccia, mezzogiorno passato, finalmente faticoso. Cerco di allungare giusto un po', ma in realtà più che l'impegno di ritmo comincio a sentire la distanza, considerato che non corro 20km da 18 mesi. Il ristoro del 20 mi accoglie beneamato, giusto per un po' di sali; l'orologio dice 3.59 l'ultimo, 41' gli ultimi 10, 57.20 gli ultimi 14, 1.25.20 i 20km totali. Cammino il 21° km, un po' stortino per il caldo, ma mi riprendo presto. Trovo La Gatta in zona Arena, e La Gatta mi regala un altra boccia della sua bevanda colorata che restaura fluendo.
Recupero la bici anche se per arrivarci provo a corricchiare e i polpacci sono piuttosto contratti. Sosta al Bar per il caffè, il mio premio di sempre, e zuccherosa colombina pasquale. Altra mezz'ora pedalando, cucina, Risi e Bisi, pulizie e il delirio del weekend è finito.
Mezza Maratona oggi ti ho controllato ma perché non mi affascini più?
10 Avete commentato:
Ed è pure il titolo del tuo Blog :-)) Forse dovreste trovare nuovi stimoli tu e la 21K ...e io non ti ho visto ieri ...
Eppure ero dopo il 5K all'incrocio con Bramante e Montello...
Sorpassare tutti ha un suo fascino, ma il tempo alla fine ti condanna sempre rispetto ad una partenza in prima fila.
Che sia il troppo asfalto?
Ecchemannaggia per i Cross s'ha da aspettare l'inverno.....
Effettivamente il titolo del blog è fuorviante...ma in un recente passato era la tua distanza di riferimento?
Sì non potete immaginare il travaglio interno che sto vivendo da qualche tempo, rispetto al nome del blog, cui non porto più troppo rispetto; ho una soluzione ma non ho troppo tempo da spenderci, per adesso.
Luciano stai ventilando l'ipotesi ch'io sia TAGLIATORE? Proposito di ristori piuttosto ce n'era uno tipo al 2° km e già gente che beveva...
cambia il nome da 21km a 2+1km
e datti infine al 3000 che è la tua vera distanza
con o senza siepi
p.s. qualche giorno fa ho sognato che il giavellotto-tuo-amico ti si conficcava in un polpaccio
ma a novara non ci sono lanci, c'è un 150 per me e un 3000 per te. facci un pensiero
Noo è che domenica non ho visto quasi nessune dei Blogger! C'era una ressa enorme e gli amici Road han corso in 256! Un vero battaglione!
Il vero problema è che tutti i blogger mi cercavano al ristoro, ma io ero un pò più avanti, che fregatura!!
Propongo il nuovo titolo al tuo post
Pista Forever
:-))
Sai che il 5.000 non si correrà al Giuriati ? (chiuso per lavoro), forse optano per un circuito al Parco Lambro.
Non sarebbe male fare il giro classico dei 1.850!
il nome nuovo è già opzionato
basta curiosare e lo trovi
è ancora più diretto
eccomi :-)) 21 km ? troppi..:-)
ciao nicola.. c'e' una tua bellissima foto su podisti.net appoggiato ad una transenna che ridi...
spero di rivederti in qualche gara veloce..!
ciao
..."cross...your fingers".... ???
Ciao ;-)
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