Over the line
Il giorno dopo, per mettere km.
Finalmente fa fresco, a sera, mi scaldo giusto 5' in ottava corsia e poi prendo la prima già bello arzillo, come se aver corso il giorno precedente sia servito (cosa normale si dirà, per chi corre 5-6 volte a settimana...). Tre km che passano allegri, in 4.31, 4.19 e 4.15. Vista la gamba, decido di continuare senza pausa per altri 3km alternando allunghi di 100m e recuperi di corsa lenta. Il gioco è piuttosto divertente e potrebbe anche andare avanti oltre, ma il polpaccio sinistro manda qualche indicazioni di non affrettare i tempi e non andare over the line.
Prendo il tempo solo ogni 1000m, per non avere condizionamenti e girare a sensazione. Fanno 4.32, 4.33, 4.26.
Adesso taggo questo allenamento che mi sembra interessante e molto perditempo.
---------
Sì, il giorno dopo il flessore dell'alluce destro duole, non so e mi danno a ricordare se per via di una botta presa in cantina o per il carico del giorno prima.
Arrivo alla Domenica mattina, sveglia suonata, corpo alzato e vestito di giallo e blu, pure la canotta. Avrei il treno da Lambrate alle 7.32, il biglietto regionale (non più modificabile, come da qualche mese, regalo di Trenitalia al trasporto locale) fatto. Mentre bevo la mia tisana di colazione decido di tornare a letto. Non posso permettermi di strapparmi correndo 21km senza allenamento e con una fascia muscolare dolente al tatto.
E c'è anche una premessa: settimana scorsa stavo ancora decidendo se iscrivermio no a Pavia e mentre venivo sbalzato dai pietroni di Piazza Tricolore mi son detto se riesco a passare prima che diventi rosso vado. Tra rotaie e faglie rimbalzavo sgraziato. Arancio. Vado. Rosso. Vado lo stesso. Pum. Camera d'aria scoppiata.
Avrei dovuto dare retta?
Nel pomeriggio però un bel giro dei nostri con il nenne, 25km in bc passando dal Parco Nord.
L'importante è far felice qualcuno.
Finalmente fa fresco, a sera, mi scaldo giusto 5' in ottava corsia e poi prendo la prima già bello arzillo, come se aver corso il giorno precedente sia servito (cosa normale si dirà, per chi corre 5-6 volte a settimana...). Tre km che passano allegri, in 4.31, 4.19 e 4.15. Vista la gamba, decido di continuare senza pausa per altri 3km alternando allunghi di 100m e recuperi di corsa lenta. Il gioco è piuttosto divertente e potrebbe anche andare avanti oltre, ma il polpaccio sinistro manda qualche indicazioni di non affrettare i tempi e non andare over the line.
Prendo il tempo solo ogni 1000m, per non avere condizionamenti e girare a sensazione. Fanno 4.32, 4.33, 4.26.
Adesso taggo questo allenamento che mi sembra interessante e molto perditempo.
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Sì, il giorno dopo il flessore dell'alluce destro duole, non so e mi danno a ricordare se per via di una botta presa in cantina o per il carico del giorno prima.
Arrivo alla Domenica mattina, sveglia suonata, corpo alzato e vestito di giallo e blu, pure la canotta. Avrei il treno da Lambrate alle 7.32, il biglietto regionale (non più modificabile, come da qualche mese, regalo di Trenitalia al trasporto locale) fatto. Mentre bevo la mia tisana di colazione decido di tornare a letto. Non posso permettermi di strapparmi correndo 21km senza allenamento e con una fascia muscolare dolente al tatto.
E c'è anche una premessa: settimana scorsa stavo ancora decidendo se iscrivermio no a Pavia e mentre venivo sbalzato dai pietroni di Piazza Tricolore mi son detto se riesco a passare prima che diventi rosso vado. Tra rotaie e faglie rimbalzavo sgraziato. Arancio. Vado. Rosso. Vado lo stesso. Pum. Camera d'aria scoppiata.
Avrei dovuto dare retta?
Nel pomeriggio però un bel giro dei nostri con il nenne, 25km in bc passando dal Parco Nord.
L'importante è far felice qualcuno.
2 Avete commentato:
quando è capitato a me di tornare a letto seppur vestito ... era la testa, non l'alluce
c'è anche questa possibilità, ma 21km sono 21km
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