21km - la distanza

martedì 2 marzo 2010 - ore 11:39 PM

Primavera

La prima uscita con il caldo, anche se di sera; riscaldamento e stretching in cui un amatore da podio mi confessa la rabbia che anche a uno come lui prende nel vedere i tempi diversi da quanto vorrebbe, e la foga nell'andare a controllare i quaderni in cui da ragazzo segnava i tempi e vedere il calo e non riuscire a farsene una ragione. Allora parto io e riparto dagli 800 di Sabato. Primo senza esagerare, 2.48; 1.40 di recupero e sempre sarà quello, poi 2.47, 2.47, 2.47 ma adesso mi fermo che sto riprendendo e non voglio forzare. No invece sto talmente bene che ne butto un ultimo, in 2.46. Il caldino ha oliato le giunture, tolto pesantezza. Negli arrivi mi fermo tranquillo, rifiato appena, corricchio e dopo i 100" riparto, senza forzare, senza sprintare (che poi di solito recuperavo 140"). Quelle serate che imbocchi il rettilineo e vedi che la curva è lì, a 2 passi.
Una benedizione. Saran mica stati i gradini.
Comunque è ufficiale: più lento di cosi mi rompo il cazzo, quindi ciao ciao Ciovasso e amici cari, 5000 e cross saranno la linea d'ombra, per un bel po', che la ciccia poi sta nel Miglio e nel 3000.

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2 Avete commentato:

Anonymous Anonimo ha scritto...

ti stai convertendo,eh eh eh
pista e gradini, gradini e pista

Panda

9:40 AM  
Blogger Daniele ha scritto...

L'ho capito osservando i maratoneti a VR, mentre aspettavo la mia bella al km 12.5: la lentezza è un'arte che, per il momento, non sento mia.
Buttato sulla ciccia e non pensarci.

7:53 AM  

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