21km - la distanza

domenica 8 gennaio 2017 - ore 4:06 PM

Ost-Berlin

A 366 giorni dall'ultima gara con i chiodini sono di nuovo al via. Mancano circa 6 gradi allo zero termico, anche se il sole cerca di salire, seppur con la grande fatica del primo gennaio di Trump, quello del negazionismo climatico. Per cui scaldarsi serve solo a far girare il sangue nelle vene. Il terreno è duro e gelato, chiaro e privo di vita, sicuramente  riporto degli scavi decennali di questo distretto industriale dove BASF e vernici speciali governavano; mi giro lentamente su me stesso ed è Germania Est: i profili delle fabbriche, la vegetazione spoglia, il cielo bianco e il centro sportivo donato alla popolazione locale in cambio delle vite di uomini e donne.
Primo km intruppato, attento a non stortare le caviglie tra le buche cementate dal freddo; Tommy e Anselmo sono con me. Alla fine del primo giro Anselmo ha mollato e Tommy è lì, anche se gli si è slacciata una delle scarpette bianche da pista. Continuo a danzare pesante tra una buca e l'altra e verso la fine del secondo giro non riesco più a tenere Tommy, lascio che se ne vada.
Terzo giro è roba seria, nel senso che esce l'affanno del cross e non ce n'è per cambiare. Però qualche posizione la recupero, fisiologicamente, tanto che guarda te spunta Lucky che sapevo essermi davanti. Su una delle ultime salite lo passo, poi tengo per i 300m successivi e, al termine dell'ultima salitina, corro finalmente gli ultimi 200 in discesa come si deve. Incurante delle buche mi butto a tutta e ne passo 4 stando largo, due dei quali mi avevano superato proprio all'ultimo giro.
Fanno 5.8k in 24.43, 12" peggio di Tommy e 9 meglio di Luciano; sono 18° di categoria su 54.
Polmoni freddi per l'aria spinta dentro a forza, ci vogliono 10' per riprendersi bene, ma gambe e tendini senza segni, anche il giorno dopo.

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