21km - la distanza

mercoledì 10 agosto 2016 - ore 3:08 PM

Circolare

Solo a Milano. Senza più nemmeno un padre da accompagnare verso l'ignoto. Esausto e svuotato ma anche spaventato dal nulla da fare, come i pensionati senza cane e passioni. Fa pure caldo.
Mi appiglio a una delle passioni che mi tengo stretta, ma serve qualcosa di poco ovvio.
La città è deserta. Di più. Persino in circonvallazione girano poche auto.
Me la faccio tutta e ci aggiungo pure l'avvicinamento, fino all'angolo Donatello/Abruzzi, da cui parte il tentativo, ore 21 circa.
Dopo 50' circa finalmente trovo una fontanella, in Piazza Napoli, anche perché sono partito sapendo di non essere troppo idratato (pranzo delle 16 accompagnato da rosso freddo). Riprendo subito, passo il Pio Albergo Trivulzio sfiorandone con lo sguardo la camera mortuaria e continuo. Succede anche che sia incapace di seguire al circonvallazione, per cui in una delle grandi rotonde, quella di Piazzale Brescia, infilo Via Dolci credendola Viale Murillo; così mi ritrovo a Segesta e devo deviare per rientrare al Lido, dove ormai non ne ho più, minuto circa 70'.
Vado avanti. Supero la collina del Portello, affianco la Ghisolfa facendo faticosi slalom tra gli sfaccendati, affaccendatissimi, che stazionano fuori dai vari bar di famiglia; i marciapiedi, su e giù, una tortura. Abbandono ai piedi della salita di Piazza Lugano, dopo qualcosa meno di 16km, dove anche il marciapede in realtà scompare. Da lì passeggio per Mac Mahon, trovo un'altra fontanella e la canotta un po' alla volta si asciuga; passo dopo passo cammino 40' e poi a Garibaldi aspetto il tram che mi riporta a casa.
Santo vecchio tram, appunto l'unico senza aria condizionata, adatto al corridore stanco e debilitato.

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