La fine del Monga
Hanno montato non so quante tende, messo i bancali nella zona di accumulo della merda di capra, ripulito 2k di percorso da 15cm di bianco per mostrare ancora una volta lo splendore dei prati del Vallone.
Come a Pavia siamo in pochi, anche se stavolta è stata la neve a creare la sovrapposizione con altre gare. Per cui allo sparo siamo tutti lì, giusto una sessantina, su 2-3 file. Parto forte per paura dei sassi e degli affioramenti di roccia del sentiero che parte in fondo alla prima salita, li voglio affrontare senza troppo traffico. La parte di fondovalle, avanti e indietro, dopo un solo km, sono già a spingere macigni. Ci sarà da soffrire. Rilancio come sempre sulle salitelle, non lo so ancora ma oggi c'è Simone che mi segue, suona strano ma potrebbe essere mio figlio. Me ne accorgo solo allo scolinamento dove inizia il secondo giro, mi si fa avanti a sorpresa e io che penso? Penso di tutto, che è un'onta, che è bellissimo, che magari mi porta al traguardo, che dove lo trovi uno che a Natale perde 10k e si ripresenta con questa voglia di correre, a 20 anni, partendo dal fondo, che in società non si vedeva un ragazzo da 10 anni. Insomma prendo pace e gli vado dietro. Tutto il secondo giro passa così, in realtà facciamo delle parti affiancati, dove io spingo meglio, mentre a tratti mi prende qualche metro. Dietro sento altri passi, non troppi, ma insomma ci sarà da guardarsi anche alle spalle. Davanti il vuoto.
Alla campanella del terzo giro affrontiamo per l'ultima volta le curve tecniche della ripida discesa. E' un attimo e la scarpa destra scivola, chissà se per il buco delle vecchie chiodate. Vado in terra e faccio metà della discesa sul fianco, mentre uno dei chiodi nuovi da 9mm lacera il polpaccio dell'altra gamba. Mi alzo reattivo e riparto, nessuno mi ha superato e Simone ha preso solo una decina di metri. Allora è gara vera, scatta qualcosa e alla fine del tratto di fondovalle sono addosso al ragazzo; manca circa un km e mi porto avanti, lui ha un passo un po' meno innocente, il cross ti segna anche a vent'anni. Maldifianco ma vaffanculo, si corre. Arrivo all'ultimo tornante, finalmente qualcuno a tiro, una maglia rossa di Zelo. Affronto il falsopiano finale dando tutto; a metà ormai riesco ad affiancarlo, lui nel pieno dello sforzo mi allunga la mano, un gesto toccante, mi fa segno di andare. Giriamo intorno all'albero e dopo una trentina di metri è finita, senza altre sorprese. Tempo 23.40 per 6030m.
Mi accorgo del taglio sul polpaccio, ma è solo superficiale. Arriva Simone, che in un km ha preso ben 23", figli della corsa incosciente dei vent'anni. Quando escono le classifiche me lo aspetto, o almeno lo spero con un po' di fiducia: sono 19°, per quel che conta oggi, con 61 partenti, però fa sorridere. I colpevoli assenti oggi erano veramente tanti, al punto da scaraventarmi con una bella pedata all'8° posto finale della Generale di categoria. Oggi si prende tutto.
Come a Pavia siamo in pochi, anche se stavolta è stata la neve a creare la sovrapposizione con altre gare. Per cui allo sparo siamo tutti lì, giusto una sessantina, su 2-3 file. Parto forte per paura dei sassi e degli affioramenti di roccia del sentiero che parte in fondo alla prima salita, li voglio affrontare senza troppo traffico. La parte di fondovalle, avanti e indietro, dopo un solo km, sono già a spingere macigni. Ci sarà da soffrire. Rilancio come sempre sulle salitelle, non lo so ancora ma oggi c'è Simone che mi segue, suona strano ma potrebbe essere mio figlio. Me ne accorgo solo allo scolinamento dove inizia il secondo giro, mi si fa avanti a sorpresa e io che penso? Penso di tutto, che è un'onta, che è bellissimo, che magari mi porta al traguardo, che dove lo trovi uno che a Natale perde 10k e si ripresenta con questa voglia di correre, a 20 anni, partendo dal fondo, che in società non si vedeva un ragazzo da 10 anni. Insomma prendo pace e gli vado dietro. Tutto il secondo giro passa così, in realtà facciamo delle parti affiancati, dove io spingo meglio, mentre a tratti mi prende qualche metro. Dietro sento altri passi, non troppi, ma insomma ci sarà da guardarsi anche alle spalle. Davanti il vuoto.
Alla campanella del terzo giro affrontiamo per l'ultima volta le curve tecniche della ripida discesa. E' un attimo e la scarpa destra scivola, chissà se per il buco delle vecchie chiodate. Vado in terra e faccio metà della discesa sul fianco, mentre uno dei chiodi nuovi da 9mm lacera il polpaccio dell'altra gamba. Mi alzo reattivo e riparto, nessuno mi ha superato e Simone ha preso solo una decina di metri. Allora è gara vera, scatta qualcosa e alla fine del tratto di fondovalle sono addosso al ragazzo; manca circa un km e mi porto avanti, lui ha un passo un po' meno innocente, il cross ti segna anche a vent'anni. Maldifianco ma vaffanculo, si corre. Arrivo all'ultimo tornante, finalmente qualcuno a tiro, una maglia rossa di Zelo. Affronto il falsopiano finale dando tutto; a metà ormai riesco ad affiancarlo, lui nel pieno dello sforzo mi allunga la mano, un gesto toccante, mi fa segno di andare. Giriamo intorno all'albero e dopo una trentina di metri è finita, senza altre sorprese. Tempo 23.40 per 6030m.
Mi accorgo del taglio sul polpaccio, ma è solo superficiale. Arriva Simone, che in un km ha preso ben 23", figli della corsa incosciente dei vent'anni. Quando escono le classifiche me lo aspetto, o almeno lo spero con un po' di fiducia: sono 19°, per quel che conta oggi, con 61 partenti, però fa sorridere. I colpevoli assenti oggi erano veramente tanti, al punto da scaraventarmi con una bella pedata all'8° posto finale della Generale di categoria. Oggi si prende tutto.
Etichette: cross
10 Avete commentato:
che iena, altro che levriero, con quelle gambette e quella canotta che ti dona ...
togli il verifica parole!!!
passano gli anni e gli assenti non sono tali per caso
che vengano e provino a far meglio gli assenti
e poi ne riparliamo
per ora l'ottavo sei tu, e goditela
panda
(verifica parola selsoch in-8)
Non sapevo nemmeno ci fosse, la verifica, qua.
Ora l'ho tolta, vediamo se però non arriva spam (per toglierla poi bisogna tornare al vecchio interfaccia di blogger, ho scoperto, quello nuovo non consente.
Strano, io ho la nuova versione che mi filtra gli spam che posso vedere, moderare e cancellare e non ho il verifica parole ...
Il nuovo è veramente difficile da "indovinare" ...
Ma sai che anche noi siamo tutti "over 30"?
Ciao!
'naggia, pure io ho il verifica parole e non lo sapevo......non ho capito bene dove pigiare per toglierlo, in effetti...
Complimenti Nicola, davvero.
Quanto sei asciutto accidenti! L'influenza ha avuto un ruolo in questo o sei sui tuoi standard?
Mio zio ieri mi ha portato 10 salamini insaccati di fresco.. ora son 4, anzi 3, me ne magno uno alla facciazza tua prima di andar al lavoro. Solo una scottata sulla piastra che non ho tempo.
Ciao!!
I soliti 60-61k
ho appena terminato la mia ciottola di riso basmati, olio, sale e limone, se può interessare (interessa anche la produzione dello zio comunque).
Non riesco ad entrar nell'ottica. Per una ciotola di riso la cucina non la tocco, preferisco saltar pasto. Succederà però.
Niente di che la produzione dello zio, non alleva, adotta a distanza. Lui si prende cura del dopo. I salamini son buoni, grana bella grossa, pochi conservanti, da mangiare in fretta.
Beata gioventú, speriamo non si stanchino troppo in fretta.
Farsi passare cosí da un potenziale padre non é un bell'incentivo.
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