9960 metri
Un caffè fatemi bere un caffè...
Brillante idea uscire di casa senza un soldo, quando poi ti viene voglia di caffè per svegliarti 20' prima della gara. Poi racimolo monete sempre più piccole da tutte le tasche e cassettini dell'auto, fino ai 2 cent e invado il bar Acli della Cava. Rimangono 15' per mettersi le scarpe fosforescenti e far girare un po' le gambe, per fortuna con la preziosa compagnia del podista parvenu. Poi si parte, da una fila decente; oggi non ho proprio voglia di perdere 15" per via di certi corpi che già vedo cercare di affollare le prime linee. A dettare il count down un vecchiazzo GGG che conosco bene di vista, che anni fa alla MM girava il nostro ristoro cercando di prenotare scatole di integratori da portare via come trofeo quando ancora la massa morente doveva passare; avanzo della FIDAL, colei che per far fuori il Brianzolo e Viganò tramite il Monga (dopo averlo obbligato al patrocinio), quest'anno lancia un 3° circuito di Cross Invernali in date concomitanti.
Intanto si parte; non guardo il crono ma capisco di essere veloce, recupero posizioni, le gambe girano e il corpo avanza, con un occhio all'appoggio. Al km 3 mi passa Massimo, MM50, forte. Cerco di tenere lui e il gruppetto da 4 che si forma, ma non è facile, sono un po' al limite, la strada è ancora lunga però c'è il caro Angelo che mi grida parole d'amore. Passato il km 4 parte il rettilineo di 700m che porta al passaggio di metà gara; forzo per rientrare prima del km 5 e appena compiuto l'aggancio, sotto al traguardo, sento gridare un allenatore che siamo a 18.30. Dopo 100m sento il dolorino al lato destro e capisco che questo allungo rischia di farmi male; mi lascio sfilare e proseguo del mio passo, a sensazione; anche con 19' nella seconda parte porterei a casa il tempo che credo di valere. Perdo qualcosa, certo, ma non troppo; al km 7 sono dietro solo 7-8" e il distacco sembra essersi stabilizzato. Verso il km 8 capisco che arrivare si arriva, le gambe sono ancora in spinta, non ho mollato. Verso gli 8500 mi sorpassano 4-5 furie, ma all'ennesimo sorpasso mi metto in coda e punto il cartello dell'ultimo km. Lì si entra in un'altra dimensione, spariscono ogni paura e cautela, affiora un sorriso, la voglia di divertirsi. Ne passo subito 3 e poi punto Massimo; c'è una curva secca da cui rilancio bene e all'imbocco del rettilineo è ancora 4-5" avanti ma so che non ha un gran finale. Il tempo non lo guardo ma allungo che è un piacere; ai 300 lo passo e sento che, come mi confermerà più tardi, ci è rimasto amichevolmente male. Proseguo. Comincio a sentire fatica e di colpo, ai 100 metri, da entrambi i lati mi passano due baldi giovani, sbucati chissà da dove. Non reagisco, non fan parte dei miei obiettivi di giornata, prendono 5 metri. Poi il corpo contraddice il cervello e riparte secco. Uno lo prendo facile, l'altro gli arrivo sotto, giusto al tappeto rosso, basta così.
Gli organizzatori confessano un 30-40 di decifit, per motivi di viabilità, oltre al taglio dei marciapiedi, del quale a occhio sono l'unico a non voler beneficiare. Ultimi 2k in 7.17 e tempo finale di 37.04, 18° di categoria, su percorso obiettivamente filante. Adrenalina forte, gambe fresche e subito via per i prati a defaticare per qualche minuto.
A 20" dal personale si rischia di perdere nuovamente la serenità. Meno male che arrivano i cross.
Intanto si parte; non guardo il crono ma capisco di essere veloce, recupero posizioni, le gambe girano e il corpo avanza, con un occhio all'appoggio. Al km 3 mi passa Massimo, MM50, forte. Cerco di tenere lui e il gruppetto da 4 che si forma, ma non è facile, sono un po' al limite, la strada è ancora lunga però c'è il caro Angelo che mi grida parole d'amore. Passato il km 4 parte il rettilineo di 700m che porta al passaggio di metà gara; forzo per rientrare prima del km 5 e appena compiuto l'aggancio, sotto al traguardo, sento gridare un allenatore che siamo a 18.30. Dopo 100m sento il dolorino al lato destro e capisco che questo allungo rischia di farmi male; mi lascio sfilare e proseguo del mio passo, a sensazione; anche con 19' nella seconda parte porterei a casa il tempo che credo di valere. Perdo qualcosa, certo, ma non troppo; al km 7 sono dietro solo 7-8" e il distacco sembra essersi stabilizzato. Verso il km 8 capisco che arrivare si arriva, le gambe sono ancora in spinta, non ho mollato. Verso gli 8500 mi sorpassano 4-5 furie, ma all'ennesimo sorpasso mi metto in coda e punto il cartello dell'ultimo km. Lì si entra in un'altra dimensione, spariscono ogni paura e cautela, affiora un sorriso, la voglia di divertirsi. Ne passo subito 3 e poi punto Massimo; c'è una curva secca da cui rilancio bene e all'imbocco del rettilineo è ancora 4-5" avanti ma so che non ha un gran finale. Il tempo non lo guardo ma allungo che è un piacere; ai 300 lo passo e sento che, come mi confermerà più tardi, ci è rimasto amichevolmente male. Proseguo. Comincio a sentire fatica e di colpo, ai 100 metri, da entrambi i lati mi passano due baldi giovani, sbucati chissà da dove. Non reagisco, non fan parte dei miei obiettivi di giornata, prendono 5 metri. Poi il corpo contraddice il cervello e riparte secco. Uno lo prendo facile, l'altro gli arrivo sotto, giusto al tappeto rosso, basta così.
Gli organizzatori confessano un 30-40 di decifit, per motivi di viabilità, oltre al taglio dei marciapiedi, del quale a occhio sono l'unico a non voler beneficiare. Ultimi 2k in 7.17 e tempo finale di 37.04, 18° di categoria, su percorso obiettivamente filante. Adrenalina forte, gambe fresche e subito via per i prati a defaticare per qualche minuto.
A 20" dal personale si rischia di perdere nuovamente la serenità. Meno male che arrivano i cross.
Etichette: 10k
8 Avete commentato:
oh ohoooo
i miei più vivi complimenti. sei un grande. col taglio dei marciapiedi vedevi pure il 36... doppiamnete bravo
panda
I tuoi finali me li leggo sempre comodo con patatine pop corn e un bel bicchierone di centrifugato!
Da leccarsi i baffi ...
io li scrivo a pecorino e rosso forte
tu li leggi a popcorn e centrifugato
la differenza tra esser nato nei '60 e nei '70
Bravo.
Un po' d'invidia per l'offerta di gare "corte" nelle tue zone.
Qui le uniche sono i cross, ma se non sei CSI non le fai.
E CSI sia!
Massimo rispetto per il CSI, come ho avuto modo di provare. Zelo comunque è un'eccezione, viene da lontano, costa poco e come pacco gara dava un pacco di biscotti. E' una sorta di tapasciata cui si iscrivono atleti di livello, richiamati dalla sola prospettiva di finire sull'Albo d'Oro. Il resto dei 10k è un po' una finta, meglio i circuiti di provincia, tipo Fosso e Gamba d'Oro, quelli sono io a invidiarli.
Il 36 ti appartiene... se solo facessi qualche km settimanale in +.
Stasera pasta e fagioli e monte pulciano d'abruzzo ...la differenza di esser nato nei '50 e non nei '60
E me l'aspettavo il commento di born in the 50s, come cantava sting prima di armanizzarsi.
Macché km...preferirei avere 20' in più per i 2 allenamenti di qualità della settimana.
Continuo a credere che 3 a settimana, uniti a una vita accorta e mai sedentaria, siano sufficienti, soprattutto se il fisico non è solido per natura. Adesso poi che sarano almeno 2 cross al mese, si potrebbe anche smettere di allenarsi, se non facendo qualche km e piccoli richiami.
...lucky co sti centrifugati ....io stasera mezza di Perda Rubia Cannonau di 14.5 gradi grande bottiglia ...e domenica vengo con te al Monga ...x la cronaca classe di ferro 1965
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