Il mortal medio
L'allenatore di Domenico vuole insistere sui medi, sostiene siano alla base dei risultati, sul mezzofondo prolungato.
Per me l'importante è alternare allenamento e piacere, ovvero ripetute brevi, lunghe, salite, medi e lenti, a seconda del periodo, degli obiettivi ma anche delle voglie. E alternare scarpe (ne giro circa 4 al momento, presto saranno 5).
Per me l'importante è alternare allenamento e piacere, ovvero ripetute brevi, lunghe, salite, medi e lenti, a seconda del periodo, degli obiettivi ma anche delle voglie. E alternare scarpe (ne giro circa 4 al momento, presto saranno 5).
Oggi seguiamo il macchinario per 8k lungo le strade bianche del Sempione. Parte baldante il giovine, dopo un paio di km tocca ancora una volta mettermi davanti io e non esagerare, perché Domenico è fermo da 9 giorni ed è ancora dolorante della caduta tiburtina. Gli ultimi 2k si stacca una trentina di metri, ma trova sempre le forze per gridarmi i passaggi, in leggera progressione.
Finisco in 32.25 circa, se ci fidiamo del mezzo; più annoiato che stanco, ma in due passa sempre meglio. I muscoli delle caviglia, in partenza ancora un po' impressionati dai prati borromei, non gridano vendetta contro il sangue blu e svolgono diligentemente il loro compito.
Finisco in 32.25 circa, se ci fidiamo del mezzo; più annoiato che stanco, ma in due passa sempre meglio. I muscoli delle caviglia, in partenza ancora un po' impressionati dai prati borromei, non gridano vendetta contro il sangue blu e svolgono diligentemente il loro compito.
Ho imparato, quando sto fermo oltre una settimana, a fare una prima uscita di una mezz'oretta a 5/k, nulla più, ripartire poi dalla seduta successiva; altrimenti una cosa come quella di oggi mi porterebbe dolore muscolare, se ben interpreto al gracile; ma il ragazzo è ancora un poco impaziente.
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