Nduelendafaché

Corsa di paese a partenza libera, una tipologia che considero solamente nei mesi caldi, quando partire esagerati alle 8 non significa freddo nebbia e inutile sofferenza. Sabato desideravo correre, scappare, e mi sono buttato nei boschi che costeggiano il basso Serio, per la Corsa del Marzale. Iscrizione di 1,5 euro, senza sacchetto, e via, che son circa le 8.20; tanti son partiti da una mezz'ora, per cui incrocio partecipanti di ogni tipo, soprattutto camminatori e camminatrici. Scelgo il percorso da 12 km, segnato ogni 2; la prima parte è su asfalto e carrareccia, ma al 3° km ci si butta per gli argini del fiume, su sentierino fangoso ed erba. La cosa un po' scatena il demone del Cross, e il passo aumenta. Giro sul ritmo del medio, intorno al 4/km. Al 10° km di colpo una scalinata di una trentina di gradini che porta al Santuario del Marzale; riesco a farli due a due con gambe piacevolmente scattanti, e chiudo poi la mattina con il finale su asfalto. Le indicazioni chilometriche erano decisamente sballate e a un certo punto l'ho capito, quando ho cominciato a chiudere i tratti di 2 km in 7' puliti; un Garmindotato al ristoro mi ha indicato come 10.6 la distanza probabile, che chiusa in 43.45 mi lascia comunque un buon passo di 4.06 circa.
Al pomeriggio il Corteo e il Gran Finale a gridare Buffone al figlio del Podestà di Missaglia degli anni '40; se l'è cercata e ha provocato, ma gli rosicava da come gli si strozzava il fiato; nduelendafaché , si sarebbe chiesto uno dei pensionati cremaschi che si domandava la stessa cosa al mattino, parlando di qualche amico assente.
E come se gli rosicava, al Formicone.