21km - la distanza

lunedì 3 novembre 2008 - ore 2:48 PM

Run like alpino

Odore di bosco, di funghi e castagne, per 7 km a inseguire, dopo una partenza accorta. La Corsa sulla Quisa ha un percorso come pochi, cross esclusi, e parte subito nel verde, su un sentiero tortuoso e in continuo saliscendi, per poi seguire il letto del torrente contromano, risalirlo in lieve pendenza fino a un improvviso dietrofront e scendere quindi per un pezzo, deviare d'improvviso a sinistra e valicare il colle per ributtarsi nella parte iniziale e giungere al km 7. Da qui inizia la gara vera, il km segnato con cartello ogni 100 metri, che per un po' è scivoloso ma in discesa, mentre ai 400 metri si piega a sinistra e ci si deve inerpicare per un sentiero argilloso eroso dalle pioggie. Ci arrivo stanco, con le gambe insensibili, avendo corso appena sotto i 4/km e in posizioni modeste, intorno all'85° posto di 280 che saranno poi gli arrivati. Il primo strappo è letale, già difficile non scivolare indietro; un SEV Valmadrera mi sorpassa a passo di camoscio, mentre io punto un altro che mi precede appena, e come me sale cauto; 400 metri sono lunghi, e la mia scelta di salire costante mi consente di guadagnare un posto e avvicinarmi sorprendentemente ai 200 al SEV; qui sono 100 metri su e giù pieni di curve, in cui rimango attaccato, ma ai 130 dall'arrivo compaiono 15 metri di discesa dritta su erosione fluviale in cui ormai non vedo più dove metto i piedi: il sinistro cede all'indietro e in un attimo sono giù a pelle di leone, anche se riesco a mentenermi sul fianco e a scivolare sulla morbida argilla. Nessun dolore, la forza di rialzarmi da carponi, ripartire proprio mentre il terzo mi ripassa, e correre verso il traguardo gli ultimi 100 metri, in cui recupero su entrambi ma ormai il gioco è fatto, complice poi l'arrivo in discesa, dove tutti riescono a filare.
Qualche graffio su ginocchio e coscia, roba da tornare a casa fiero della battaglia, 31.45 su 8km e 86° posto finale, un bell'allenamento per i cross, che lascia dolente la muscolatura del tronco, degna della sua parte; l'organizzazione è quella artigianale che mi aspettavo, fatta di lavoro e idee fine, belle foto e castagne con vino distibuite dagli alpini, che hanno costruito un macchinario per caldarroste con vecchi cestelli di lavatrice.

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6 Avete commentato:

Blogger Panda ha scritto...

quale muscolatura ...nel tuo tronco???

Panda

4:41 PM  
Blogger nicolap ha scritto...

scpiridossssssooo

ti saresti fermato al ponticello di legno del 3° km, dove crescono succulenti bamboo

Giovedì 3000

4:49 PM  
Blogger Lucky73 ha scritto...

Bellissime queste gare! Non vedo l'ora che arrivi la prima gara del Monga! Non sarà così, ma è troppo divertente!

5:27 PM  
Blogger Furio ha scritto...

Veramente bella gara!
Anche noi qui ne abbiamo molte del genere; il circuito Ammazzinverno ci regala almeno una corsa nel verde a settimana.
Archiviata la maratona, ne correrò volentieri qualcuna.

9:50 PM  
Blogger Lo Zio ha scritto...

Nicola, leggere questo mi ha fatto venire il magone......
E' che non ho più il fisico. martedì scorso allenamento col Panda e da lì...il tracollo!

Sigh.....

9:23 AM  
Blogger GIAN CARLO ha scritto...

Sono i miei tempi, ma avrei fatto 31.46

10:40 PM  

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