Giù allo scalo

Ci scendiamo Sabato mattina, un posto dove il Nenne non era mai stato. Il giorno giusto, cielo bruciante, solo qualche rado corridore o ciclista, il Resegone innevato a tiro d'occhio, canoe che filano sull'acqua liscia, ma anche gassata, quella della Casa dell'Acqua, da imparare a bere con le mani a coppa. Lui pedala, io propriocedo. Il Giro da Paura un'altra volta, il lago ci sembra immenso.
Domenica all'ora di pranzo mi ripresento a piedi ma non ci arrivo, un po' perché mi sembra di infrangere la promessa di tornarci insieme, un po' perché all'ingresso del Saini sono già 20' e, mettendoci il giro da 6k, finirei ben oltre i 90', troppo. Così prendo i viali del Forlanini, li abbandono presto per i prati e dopo una mezz'oretta valico il ponte pedonale sul Viale, via per Monlué e il suo parco e poi da Mecenate, i Tre Ponti e fino a casa.
Fanno 74' di lungo, quasi 3 mesi dopo l'ultimo.