Ai giardinetti

Per me ormai andare al Giuriati dopo il lavoro è diventata una specie di uscita premio del dopo compiti, tanto che stasera ci arrivo e non ho la minima idea su come impiegare l'ora che ho a disposizione prima della chiusura dell'impianto. Comincio con le chiacchiere, con Valter, che ieri sera ha scoperto cosa vuol dire saltare sui 400 (passaggio ai 200 in 27...), poi mi scaldo per vedere se le gambe gonfie e pesanti intendono provarci, 4km in 19.40. Un po' meglio, ma non troppo, e finisce come spesso capita che l'unico modo è quelo di provare con un po' di velocità: corro degli allunghi di 100m recuperando la curva in un minutino; ne faccio 10, i primi 2 lenti di prova sui 18, gli altri a 16.20-50. Mancano 10' alle 20, il caldo è notevolmente calato, si sta proprio bene. La pista è pressoché vuota, mi frulla il 400. Lascio passare 5-6' e poi parto, senza guardare il crono, con l'intenzione di spingere forte ma senza strappi, non ho niente e nessuno da battere. Fino ai 200 tutto bene, l'entrata in curva un po' meno, ma poi mi riprendo; al rettilineo t'imballo ma non tanto da inchiodarmi, manca la spinta ma rimane decente la frequenza.
Nessuna idea del tempo, il mio migliore è un misero 1.08 di ripetuta; leggo 1.04.17 e me ne compiaccio perché a fiato sto benone, solo le gambe hanno perso un po' di sensibilità, la sensazione che la coscia sia un solo muscolo un po' sbattuto.
Domenica si va a vincere qualche bottiglia di Dolcetto (la base è 2) e poi a fare il bagno sull'Orba.