21km - la distanza

lunedì 24 novembre 2008 - ore 10:10 AM

C'era una volta un piccolo naviglio

Una curva secca dove si lascia il Naviglio Pavese per immettersi in circonvallazione, ecco dove ho passato 4 ore della mattinata domenicale, a far passare i maratoneti, applaudirli (senza che quasi nessuno dei curiosi assiepati mi venisse dietro) e addomesticare qualche auto e molti passanti che volevano attraversare dritti, continuando per abitudine a guardare a destra prima di gettersi senza aver capito che quel giorno macchine zero, ma podisti contromano tanti.
Sistemiamo le transenne a metà carreggiata e dopo 5 minuti arriva una Bentley gigante con un omino e una pellicciazza dentro e sbramm si rifanno il paraurti; mi chiede chi sia a organizzare per potersi rivalere. "La Gazzetta dello Sport" faccio io e lui non aggiunge altro. A metà passaggi un'anziana signora liberata per il giorno di festa insieme al cagnulìn attraversa nella calca lamentandosi che per correre ci sono i prati (anche lei amante dei cross); la invito cortesemente a portarci il suo cane sui prati, a fare la cacca. Poi finalmente una rissona degna, quando una BMW taglia la strada sgommando e rasando quasi un atleta; gli grido un po' di roba ed esce uno brutto, ma brutto; si discute un po' e in quella passa un altro a piedi che grida "Le avessi dette a me quelle cose ti avrei già preso a sberle"; i vigili non intervengono, se non alla fine, da lontano, mentre discuto col secondo e il primo (fortunatamente) si è rimesso in macchina. Vigili simpatici, comunque, quest'anno, svegli, che a uno che si lamentava di non riuscire ad andare a Pavia rispondono calmi "Lei a Pavia senza cinture di sicurezza non ci arriva". Infine, a passaggi quasi finiti, arriva camminando un atletico signore sui 55 anni, credo tedesco, che qualche problema fisico costringe al ritiro; mi chiede in inglese dove sia la metro perchè deve tornare alla partenza; chiaramente non ha soldi con sé e allora scatta la convenzione personale per cui gli allungo un bell'euro da donare all'ATM, che da quest'anno ha eliminato l'accordo che consentiva di viaggiare gratis con il pettorale.
Tra un episodio e un altro passava il podista barbuto, calmo e forte, che dopo unaduetrequattrocinqueseisette settimane ha corso la sua maratona alla Forrest Gump, partendo, navigando e arrivando come niente fosse.
Emilio e Maria nel frattempo attraversavano Viale Romagna in marsupio, appena dopo il passaggio di Anna Incerti all'inseguimento di una keniana e un'etiope dalle movenze più celestiali del blu che circondava il caldo sole invernale.
Poi a casa la videocassetta della gara, con le lunghe ombre dei fuggitivi, incantevoli.

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4 Avete commentato:

Blogger Lucky73 ha scritto...

Chi si ritirava però poteva viaggiare gratis in Metro, quella convenzione non l'hanno tolta (almeno quella)...ti ho incrociato all'uscita del Naviglio!

7:52 PM  
Blogger Furio ha scritto...

Nicola caro grazie del cinque!!
Ti ho riconosciuto al volo, è stata una gran gioia!

12:55 AM  
Blogger Valerka ha scritto...

Assurdo rischiare di prenderle per sta cazzo di MCM, ho visto che sul sito dei road sono parecchio incazzati, hanno anche un volontario menato. Non oso immaginare cosa sia successo nei vari punti caldi tipo Bisceglie.

Ma visto che i vigili ormai di sta maratona non ne vogliono sentir parlare non è il caso di far mancare anche i volontari?

12:54 PM  
Blogger Furio ha scritto...

Ci vuole l'esercito!
A parte gli scherzi, ero preparato psicologicamente..me ne avevano dette di cotte e di crude, ma ne ho viste anche io.. tipo un volontario che faceva il torero con una moto che voleva incornarlo.. e dei volontari ormai sull'orlo di una crisi di nervi (per il traffico che non riuscivano più quasi a tenere) che cercano di farmi passare largo (!?) e quasi mi placcano(!) e dire che ero nei primi 200.. non oso pensare cosa sia successo dopo.
Onore al merito Nicola!

12:21 AM  

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