Catch them all

Serviva una scrollata, nel pazzo caldo umido tornato a farsi vivo; un bel lunghetto, dopo tanto tempo.
Una palla micidiale, correre in questo clima, con la mente lucida, non annebbiata dalle ripetute in pista.
Ma attccato al cuore non mi sono fermato se non dopo 65', nei quali ho fatto una quindicina di km, visto che giravo su 4.40 e alla fine a 4.30; ho anche il sospetto che forse i 500 del calcestre siano più lunghi, e questo spiegherebbe i tempi mediocri che combino su quel tracciato, ma va bene così, sempre meglio sottostimarsi e poi esplodere in gara.
Al rientro sosta non premeditata al gelato di Via Galeno, il migliore della zona, e incontro con cugino e gemelline, che mi pagano il gelato minacciando di venire a casa mia, che nemmeno si ricordano come mi chiamo.
Venerdì riscendo al mare, dove settimana scorsa il nipote del vicino, 10 anni ma già toscanaccio roco, mi ha mostrato il gameboy dei pokemon insistendo a farmi vedere come funzionava, perché Quando cresce poi lui te lo chiede e te devi prenderglielo. Per forza. E mi guardava con occhi molto più adulti di quelli delle persone che ho intorno in questi giorni.

Venti secondi ogni 100 metri, questo è un passo cui comincio ad abituarmi; voglio provare a vedere in pista per quanto lo tengo; finora arrivo circa a 2000m (è un fiorettoz); mi metto in testa che ogni 100 metri in 20" ne prendo uno, di pokemon, e alla fine ne vorrei avere un bel sacchetto.

p.s. continuo a non capire la necesità di vietare ai cinesi di sputare in terra (a casa loro, per giunta) mentre viviamo nel mondo che ha legittimato come naturale una delle peggio schifocose, il mozzicone in terra, con lancio spesso spregiante, posh.