21km - la distanza

mercoledì 16 settembre 2009 - ore 12:28 AM

Tutto farà brodo (meglio non di carne)

Mettere km e meglio se di qualità; l'unica ricetta da seguire.
Stasera in una giornata molto piovosa prendo l'ora senzacqua e giro 20 volte la pista del Giuriati, a passo abbastanza costante; 8km in 31.40 con un po' di pensieri ma quanti giri mancano che menata ma anche soddisfazione per la buona andatura e la bassa richiesta di ossigeno. I complimenti di un sapiente allenatore e La Gatta che mi dice che a Pavia il percorso è divertente: ecco, proprio quanto mi serve.
Il grosso problema al momento è trovare l'oretta e mezza per i lunghi veri, almeno 15-18km; magari Sabato, magari.

Gli italiani si sono sempre distinti nella maratona finché non disposero di tavole ben imbandite, agli allenamenti collegiali. Alle prime Olimpiadi essi usavano andare con il fagottello dei poveri: la loro nutrizione a base di amidacei era ideale per la lunga fatica. Ammessi agli allenamenti collegiali, la diva bistecca li portava immancabilmente fuori condizione: avveniva infatti che alla fine d'un mese d'intenso allenamento erano cresciuti di peso, oppure si erano dovuti scaricare i nervi lavorando sodo per non appesantire troppo.
Il dramma della bistecca è ben più vasto che non indichi la semplice intemperanza alimentare. Si rifà alla povertà endemica del nostro popolo, alla fame ereditaria, dalla quale proviene la gola invincibile per quegli alimenti di cui si scarseggia. L'ennesimo caso è stato offerto da Lavelli a Melbourne. Il buon tracagnotto bergamasco era ottimamente preparato per la Maratona: fra i primi 10 si sarebbe classificato senz'altro. Ma un paio d'ore prima della gara non seppe resistere alla tentazione di riempirsi con una gagliarda bistecca. E dopo venti chilometri ne appariva letteralmente avvelenato: il suo organismo non sopportava la contemporanea fatica della corsa e della digestione difficile. Correndo, il poveraccio barcollava: dovette ritirarsi per evitare il peggio.

da Atletica Leggera - Culto dell'uomo, di Gianni Brera e Sandro Calvesi, Longanesi & C., 1964




n.b. Rino Lavelli l'ho conosciuto un paio d'anni fa perché ancora corre i cross del Brianzolo.

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2 Avete commentato:

Blogger GIAN CARLO ha scritto...

Dai eri facile sotto al RG stavolta farai 1h e 22

4:04 PM  
Blogger nicolap ha scritto...

Ti assicuro che facevo meno fatica quando correvo i 10k a 3.40, però aspettiamo queste 3 settimane di carico e vediamo.

4:10 PM  

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